Intervistato dalla Gazzetta dello SportNevio Scala ha raccontato il suo rifiuto al Real Madrid ai tempi di quando guidava il Parma: "Perché ero un sognatore, e lo sono ancora. Avevo in mente di vincere qualcosa d’importante con il Parma, che consideravo una mia creatura. Non me la sentivo di lasciare i miei ragazzi. Eravamo una famiglia e un buon padre di famiglia non se va dall’oggi al domani. Alla lunga ho avuto ragione: quell’anno ci qualificammo per la Coppa Uefa con il sesto posto, poi vincemmo la Coppa Italia contro la Juve nel 1992, la Coppa delle Coppe a Wembley nel 1993, la Supercoppa europea contro il Milan di Capello nel 1994, la Coppa Uefa nel 1995. Insomma, anche restando a Parma il mio nome fece il giro d’Europa.

Una squadra simile al mio Parma? "L’Atalanta di Gasperini mi ha entusiasmato. Squadra di provincia che ha saputo stupire in Italia e in Europa. Come abbiamo fatto noi. Però il mondo è cambiato, e anche il calcio. Se me lo chiede, le rispondo che mi piaceva di più il calcio di ieri, ma sono di parte. La verità è che bisogna saper vivere i cambiamenti e non avere rimpianti. Io non ne ho".

Sezione: Altre news / Data: Lun 01 settembre 2025 alle 14:05
Autore: Daniele Luongo
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