Auguri... German Denis

German Denis è capitato nell'Atalanta meno forte dell'era Percassi. Era quella degli inizi del secondo periodo, quando gli attuali proprietari nerazzurri avevano deciso di investire nuovamente nel calcio anche grazie alle rassicurazioni della politica. Nei piani c'era la costruzione di un nuovo stadio che, alla fine, non è mai arrivata, decidendo di comprare il vecchio Comunale. Ma Denis è arrivato anche in un momento particolarissimo, perché era l'ultimo giorno di mercato e Pierpaolo Marino aveva dovuto costruire una squadra con il giogo del -6 a causa dello scandalo Calcioscommesse, con l'Atalanta che era stata colpita più duramente degli altri.

Oltre all'Atalanta, con 56 gol fatti in 153 presenze, Denis era sbarcato molto presto in Italia, acquistato dal Cesena. Una stagione e mezza con 29 gettoni e solamente 3 reti, per poi tornare in Argentina ed esplodere definitivamente con l'Independiente. 27 squilli in un anno che valgono la chiamata del Napoli, per affiancare Lavezzi e giocarsi il posto con Zalayeta. Poi l'Udinese e, appunto, l'Atalanta, dove diventa un idolo perché capace, in un periodo non paragonabile all'attuale a livello di risultati, a diventarne il marcatore principe, andando tre volte in doppia cifra - consecutivamente - facendo dimenticare i problemi della doppia penalizzazione, prima -6 e poi -2.

Il Tanque, insomma, è diventato quasi bergamasco d'adozione. Tre anni alla Reggina, mentre nell'ultima stagione ha giocato nel Real Calepina, oltre a una breve esperienza a San Marino con La Fiorita - giocando i preliminari di Conference League contro lo Zimbra Chisinau - prima del ritiro, ma con un futuro ancora nel calcio. Oggi German Denis compie 42 anni.