Vigilia europea carica di emozione e responsabilità per l’Atalanta, pronta ad affrontare lo Slavia Praga nella terza giornata della fase campionato di Champions League. A rappresentare la squadra in conferenza stampa, accanto a Ivan Juric, c’è Berat Djimsiti, l’uomo simbolo di una Dea che non smette di crescere. Il difensore albanese parla da leader vero: sereno, consapevole e con quella fame che non conosce età.

UN GRUPPO CHE RITROVA FORZE – Il primo pensiero è per l’amico Giorgio Scalvini, fermato da un nuovo infortunio: «Ci dispiace tanto per lui – spiega Djimsiti – ma siamo certi che tornerà più forte di prima, come ha sempre fatto. Allo stesso tempo, è una grande notizia ritrovare diversi compagni: in una stagione così lunga e impegnativa, ogni rientro è fondamentale».

LA DIFESA COME PUNTO DI FORZA – Dalla solidità difensiva l’Atalanta ha costruito la sua imbattibilità. «Stiamo migliorando tutti insieme – spiega il capitano –. Il gruppo cresce come un blocco unico, con attenzione e sacrificio. Come ha detto anche il mister, ultimamente abbiamo concesso pochissimo agli avversari, e questo è un segnale di maturità».

CRESCITA E MENTALITÀ – La Champions è sempre un banco di prova. Per Djimsiti, il percorso nerazzurro è in piena evoluzione: «La partita di Parigi ci ha insegnato tanto, sotto ogni aspetto. Siamo cresciuti, abbiamo capito cosa serve per competere a questi livelli e stiamo ritrovando la fiducia che ci aveva contraddistinto negli anni passati».

UNA VIGILIA DI AMBIZIONE – Domani, alle 21:00, la sfida con lo Slavia può diventare una tappa chiave per consolidare il cammino europeo: «Sarà una gara difficile, come tutte in Champions. Ma vogliamo vincere, perché una vittoria in Europa non solo porta punti, ma aumenta fiducia e convinzione. Dovremo essere concentrati e aggressivi dal primo minuto».

RISPETTO PER LO SLAVIA – Djimsiti conosce bene il calcio ceco e invita i suoi a non sottovalutare l’avversario: «Ho affrontato tanti giocatori provenienti da lì. Lo Slavia è una squadra organizzata e intensa, dovremo stare attenti e dare tutto, soprattutto in fase offensiva, dove potranno crearci problemi».

ORGOGLIO E LEADERSHIP – Con 295 presenze in maglia atalantina, Djimsiti è diventato il secondo difensore più longevo della storia del club, dietro solo a Bellini. «È un traguardo che mi riempie d’orgoglio – racconta –. Ringrazio la società che mi ha sempre supportato e spero di giocare altre 200 partite. In tutti questi anni sono cambiate tante cose, ma la mia felicità di indossare questa maglia resta intatta».

IL TALENTO DI AHANOR – Il capitano non nasconde l’ammirazione per il giovane Honest Ahanor, nuova scoperta del vivaio nerazzurro: «Mi ha davvero sorpreso. A soli 17 anni sta dimostrando grande personalità. Non è facile imporsi a quell’età, ma lui ha talento e mentalità. Sono convinto che continuerà a crescere qui, in un ambiente che lo sta aiutando a maturare».

LA FAME NON PASSA MAI – A 32 anni, Djimsiti è un punto di riferimento tecnico e umano, ma non smette di spingersi oltre: «Penso sempre a migliorarmi e a dare il massimo per l’Atalanta. La fame è la stessa di quando sono arrivato. Ogni stagione è una nuova sfida, e questa lo è ancora di più: dobbiamo dimostrare di poter stare stabilmente a questi livelli».

UNA PARTITA DA NON SBAGLIARE – Per il capitano, la sfida con lo Slavia vale molto più dei tre punti: «Concordo con il mister: è una gara fondamentale. Dobbiamo fare di tutto per portarla a casa, perché può dare la svolta alla nostra stagione europea».

L’Atalanta si prepara così, tra ambizione e consapevolezza. Djimsiti guida la truppa come un veterano che ha visto crescere il club e ora vuole spingerlo sempre più in alto. «Siamo pronti – chiude con un sorriso –. Questa squadra non smette mai di imparare e di lottare».

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 20:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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