Alla vigilia della terza giornata di Champions League, l’Atalanta si prepara a vivere una notte europea di grande intensità. Dalla pancia della New Balance Arena, Ivan Juric ha parlato ai microfoni di Sky Sport, presentando la sfida di domani contro lo Slavia Praga, un avversario insidioso, abituato a correre e pressare con costanza. Il tecnico croato ha chiesto ai suoi lucidità e concretezza, consapevole che, dopo i due pareggi consecutivi in campionato, la vittoria è un passaggio fondamentale anche per il morale. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, la partita di domani è quasi un imperativo: vincere per dare continuità al percorso europeo e prepararsi al meglio alle due trasferte consecutive. Che gara si aspetta contro lo Slavia Praga?
«Sarà una partita molto difficile. Affrontiamo una squadra che corre tanto, pressa in maniera aggressiva e ha un’identità chiara. Hanno lo stesso allenatore da tempo e stanno facendo molto bene. Li abbiamo seguiti a lungo, anche nelle gare dello scorso anno, e vedo un gruppo organizzato, capace di mettere in difficoltà chiunque. Dovremo interpretarla con grande attenzione e intensità».

Ha visto lo Slavia all’opera anche contro l’Inter nel turno precedente. Che impressione ne ha ricavato?
«Sì, l’ho vista. Hanno cambiato qualcosa rispetto alla gara con la Lazio, ma credo che domani torneranno al loro modo classico di giocare. Sono convinto che sarà una partita tosta, contro un avversario che non regala nulla e che chiude le partite con grande brillantezza. Servirà pazienza e la capacità di leggere bene i momenti della gara».

Contro la Lazio la squadra ha dominato nella ripresa, ma l’avvio era stato più bloccato. Qual è stata la chiave di quel cambio di passo?
«Le partite vanno interpretate. Nel primo tempo, come ho detto ai ragazzi, è stato importante insistere sulle nostre idee, mantenendo coerenza nel gioco. Poi nella ripresa abbiamo accelerato nei passaggi e negli smarcamenti, ma la base era la stessa. A volte serve pazienza per scardinare squadre che difendono bene. Mi è piaciuto che non abbiamo perso fiducia, e il secondo tempo è stato la conferma di un lavoro di continuità».

Alla vigilia della Lazio aveva chiesto più cinismo. È una questione di mira, di mentalità o di altro?
«Un po’ di tutto. A volte c’è sfortuna — quando prendi pali o trovi portieri in serata — ma altre volte si possono fare scelte migliori. Abbiamo avuto tante occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzare. Dobbiamo migliorare questo aspetto, perché il volume di gioco è alto e meritavamo più gol. Spero che già da domani si veda un passo avanti in questo senso».

In rifinitura si sono rivisti Kolasinac, Bellanova e Sonu. A che punto sono i loro recuperi?
«Kolasinac ha svolto oggi il primo allenamento con il gruppo, e già questa è una notizia positiva, ma servirà tempo prima di rivederlo in campo. Bellanova e Sonu, invece, sono a disposizione e potranno darci una mano. È importante avere più soluzioni, soprattutto con tutte le partite ravvicinate che ci aspettano».

Scamacca continua il percorso di recupero: può esserci presto il suo rientro?
«Tutti vogliamo che rientri il prima possibile, perché conosciamo il suo valore. Sta lavorando bene, con impegno, cercando di migliorare la condizione giorno dopo giorno. Vedremo come reagirà nei prossimi allenamenti. È un giocatore fondamentale per noi, ma non dobbiamo avere fretta: vogliamo che torni al meglio».

Con così tante gare ravvicinate, ha già le idee chiare sulla formazione o restano ancora alcuni dubbi da sciogliere?
«Qualche dubbio c’è ancora, inevitabilmente. Quando si gioca ogni tre giorni bisogna valutare condizione, energie e avversario. Ma in generale la squadra sta bene e il gruppo è pronto a dare tutto».

Chiudiamo sugli infortuni: non ha voluto parlarne, e questo sembrava un buon segno, ma oggi è arrivata una brutta notizia su Scalvini.
«Sì, purtroppo sì. Si è rifatto male, ed è una notizia davvero brutta. Mi dispiace tanto, anche perché contro la Lazio aveva fatto benissimo in mezz’ora, e non mi aspettavo un problema del genere, visto che aveva chiuso la partita senza sintomi particolari. Evidentemente la lunga pausa che ha avuto l’anno scorso ha lasciato qualche strascico. Ora pensiamo solo a farlo recuperare con calma e metterlo in condizione di tornare più forte di prima».

Alla vigilia della notte di Champions, Juric conferma la solidità di un gruppo che cresce in consapevolezza e compattezza. L’Atalanta arriva alla sfida con lo Slavia Praga con la determinazione di chi vuole dare continuità al proprio percorso europeo, consapevole che la qualità del gioco, prima o poi, porterà i risultati sperati.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 22:04
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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