Nato a Chiari e cresciuto tra i campi del Palazzolo, Giorgio Scalvini ha bruciato le tappe fin da bambino. Dopo i primi passi nel calcio bresciano, nel 2013 approda al Brescia, dove mette in mostra un talento fuori categoria. Due anni più tardi, nel 2015, entra nel vivaio dell’Atalanta, la scuola che ha formato generazioni di campioni e che diventerà la sua casa calcistica.

L’ESORDIO TRA I GRANDI – Il 24 ottobre 2021 arriva il giorno che ogni ragazzo sogna: l’esordio in Serie A. Juric lo lancia contro l’Udinese, e il giovane difensore non tradisce l’emozione, mostrando fin da subito maturità, senso della posizione e piedi da regista arretrato. Da quel momento, Scalvini diventa progressivamente un punto fermo della retroguardia atalantina.

LA CRESCITA E I TROFEI – Con la Primavera dell’Atalanta, Scalvini conquista una Supercoppa italiana e cresce nel segno della solidità e della leadership. La consacrazione definitiva arriva nella stagione 2023-2024, quando è tra i protagonisti della storica cavalcata europea della Dea culminata nella vittoria dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen a Dublino: un trionfo che entra di diritto nella leggenda nerazzurra.

ORGOGLIO AZZURRO – L’ascesa di Scalvini non si ferma ai confini di Zingonia. Dopo aver vestito tutte le maglie delle selezioni giovanili azzurre, dall’Under 15 all’Under 21, il difensore conquista la fiducia dei ct della Nazionale maggiore, collezionando già 8 presenze con l’Italia. Per età, personalità e doti tecniche, è considerato uno dei pilastri su cui costruire il futuro della retroguardia azzurra.

UNA BANDIERA IN DIVENIRE – Cresciuto con il simbolo dell’Atalanta cucito addosso, Scalvini rappresenta alla perfezione l’identità del club: lavoro, sacrificio e ambizione. A soli 21 anni, il difensore di Chiari è già molto più di una promessa. È un patrimonio del calcio italiano, un leader in costruzione e l’emblema di una Dea che continua a sfornare talento e orgoglio.

© Riproduzione Riservata

Sezione: Zingonia / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print