All’uscita dalla New Balance Arena, Ivan Juric non nasconde l’amarezza per uno 0-0 che lascia l’Atalanta con sensazioni contrastanti: dominio tecnico e territoriale, ma senza la gioia del gol. La squadra ha schiacciato la Lazio per lunghi tratti, creando una quantità impressionante di occasioni e concedendo pochissimo. Una prestazione da grande squadra, che conferma la crescita del gruppo e la solidità del progetto tecnico. Al termine della gara, il tecnico croato ha parlato ai microfoni ufficiali del club, con il consueto equilibrio tra orgoglio e autocritica. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, la Lazio è una squadra di grande velocità e qualità, ma la vostra Atalanta ha saputo tenerle testa per tutta la gara, dominando soprattutto nella ripresa. È d’accordo che meritavate la vittoria?
«Assolutamente sì. Abbiamo fatto una grandissima partita, creando tantissimo e concedendo praticamente nulla. Se si guardano le statistiche, si capisce la differenza tra le due squadre. Poche volte ho visto la Lazio così in difficoltà. I ragazzi sono stati bravissimi: abbiamo interpretato la gara con intensità e qualità, ma resta un grande rammarico, soprattutto per loro, perché queste partite stradominate vanno vinte. Meritavano di uscire con i tre punti».

C’è ancora negli occhi quel palo di Zappacosta che grida vendetta, ma anche tante altre occasioni clamorose.
«Sì, dispiace molto. Oltre al palo di Davide, ci sono state almeno due grandi occasioni di Ademola e un errore a porta vuota di Onnes. Abbiamo avuto situazioni in cui sembrava più facile fare gol che sbagliare, ma non siamo riusciti a concretizzare. È frustrante, ma spero che la squadra mantenga alto il morale, perché l’atteggiamento è stato perfetto. Quando giochi così e non vinci, la delusione è naturale, ma sono convinto che questi punti li ritroveremo più avanti. Il lavoro e la qualità, alla lunga, pagano sempre».

C’è però un dato positivo: siete l’unica squadra ancora imbattuta dopo sette giornate. Un segnale importante per la continuità del progetto.
«Sì, ma in questo momento prevale la delusione. Sono dispiaciuto per i ragazzi, davvero. Hanno interpretato la partita nel modo giusto fino alla fine, senza mai concedere contropiedi, mantenendo il controllo del gioco e cercando soluzioni con pazienza e qualità. È un gruppo che merita soddisfazioni, e sono certo che arriveranno presto».

Ora la testa va subito alla Champions: mercoledì lo Slavia Praga, un avversario tutt’altro che semplice.
«Sì, sarà una partita completamente diversa, contro una squadra che corre tanto, pressa in modo feroce e domina nel suo campionato. La Champions è un mondo a parte, e dovremo prepararci bene, con lucidità. Abbiamo davanti un ciclo intenso, e servirà gestire al meglio le energie per mantenere questo livello di prestazione».

Sette partite in ventidue giorni: un vero tour de force. Come gestirete le forze nel gruppo?
«Stiamo cercando di recuperare tutti. Oggi abbiamo inserito Scalvini, e mercoledì speriamo di avere anche Bellanova e Kolasinac a disposizione. La rosa sta tornando completa, e questo ci permetterà di competere su più fronti con maggiore equilibrio. Dovremo dosare le energie, ma l’importante è mantenere questa identità di gioco e questa mentalità vincente».

Un’Atalanta solida, intensa e capace di imporsi con personalità anche contro avversari di grande livello. Juric sa di avere tra le mani una squadra che gioca da grande, ma a cui manca soltanto il colpo decisivo. La Champions offrirà subito un nuovo banco di prova per trasformare il rammarico in entusiasmo.

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Sezione: Interviste / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 08:08
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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