A San Siro è festa rossonera. Il Milan supera in rimonta la Fiorentina e si riprende la vetta solitaria della Serie A, un traguardo che mancava da due anni. Il protagonista assoluto è Rafa Leao, autore di una doppietta dopo 17 mesi di digiuno in campionato. L’uomo che spesso divide per discontinuità, stavolta incanta e decide, trasformando una serata complicata in un trionfo.

CONDIZIONI ESTREME – Il successo contro la squadra di Pioli, accolto con emozione nel suo vecchio stadio, vale doppio per le difficoltà con cui è arrivato. Il Milan di Allegri era ridotto ai minimi termini: fuori Rabiot, Pulisic, Loftus-Cheek, Nkunku, Estupinan e Jashari. Eppure il tecnico ha saputo gestire le energie e la panchina corta con intelligenza, inserendo Santi Gimenez al momento giusto. Il messicano ha cambiato volto alla gara, dando profondità e peso offensivo a un Milan che fino al 55’ aveva faticato a trovare spazi.

SAN LUKA E L’EQUILIBRIO – Ma la vittoria porta anche la firma di Luka Modric, ancora una volta il cervello e l’anima della squadra. A 40 anni, il croato ha offerto l’ennesima lezione di calcio, adattandosi ai momenti della gara: regista raffinato quando serve costruire, mediano instancabile quando occorre difendere. Ha spento i tentativi viola, guidato i compagni con intelligenza e fatto la differenza nella gestione dei ritmi. È il simbolo di un Milan maturo, capace di soffrire e reagire.

UNO STALLO SOLO APPARENTE – Il primo tempo è stato tatticamente bloccato - descrive La Gazzetta dello Sport -, con entrambe le squadre schierate a specchio (3-5-1-1) e poche vere emozioni. Zero tiri nello specchio, tanta attenzione e qualche rischio isolato. Il Milan ha sprecato due occasioni clamorose con Tomori e Pavlovic, mentre la Fiorentina si è limitata a contenere, con Gabbia a interpretare la marcatura su Kean in modo vecchia scuola. L’unico brivido, un dribbling folle ma riuscito di Maignan su Kean applaudito da tutto San Siro.

RIMONTA ROSSONERA – Il vantaggio viola nasce da un episodio fortunoso: cross di Fagioli, deviazione di Ranieri, respinta corta di Maignan e tap-in di Gosens. Ma il Milan non si scompone. Allegri cambia subito: dentro Gimenez, e la partita si ribalta. Il pareggio arriva con un destro meraviglioso di Leao dai 25 metri, potente e preciso, mentre Ranieri era momentaneamente fuori per infortunio. Poi la zampata finale: Parisi trattiene Gimenez in area, rigore netto, e Leao trasforma con freddezza, firmando il 2-1 che fa esplodere San Siro.

LEO, IL TALENTO RITROVATO – È il primo rigore realizzato da Leao in sette stagioni al Milan, un dettaglio che racconta il peso simbolico di questa serata. Se Allegri riuscirà a dare continuità a questo Leao, lo scudetto non sarà più un sogno. Dietro la doppietta del portoghese e la lezione eterna di Modric, c’è l’immagine di un Milan tornato squadra vera, capace di reagire, di vincere e di guardare tutti dall’alto.
 

Sezione: Serie A / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print