Sarri a Sky: "Giocato con i superstiti, ma la squadra merita un applauso"

Dopo il pareggio a reti bianche contro l’Atalanta, Maurizio Sarri ha analizzato ai microfoni di Sky Sport il momento della sua Lazio, costretta ancora una volta a fare i conti con una lunga lista di infortunati. «Nel primo tempo non abbiamo sofferto per niente, nel secondo abbiamo sofferto perché dei titolari cinque si sono allenati solo ieri. In questo momento stiamo giocando con i superstiti», ha ammesso l’allenatore.

GESTIONE COMPLICATA – Sarri ha poi raccontato le difficoltà incontrate nella gestione delle ultime settimane: «Sia le scelte dei singoli sia quelle del modulo, nell’ultimo mese, sono andate in base a chi era a disposizione. A Genova avevamo sette assenti, contro il Torino otto, e oggi abbiamo recuperato alcuni giocatori solo all’ultimo minuto. In panchina ho avuto difficoltà perché sapevo che alcuni mi avrebbero chiesto il cambio. Le ultime tre gare sono state le più difficili da gestire della mia carriera, e proprio per questo va fatto un plauso ai ragazzi: in questa situazione hanno portato a casa due pareggi e una vittoria. Non era scontato».

CRESCITA DI GRUPPO – Nonostante le difficoltà, il tecnico biancoceleste vede segnali incoraggianti: «A livello di gruppo siamo in crescita, soprattutto in questo periodo così complicato. A livello tattico e tecnico dobbiamo ancora migliorare, ma la mentalità sta andando nella direzione giusta».

IL RITORNO DI BASIC – Infine, Sarri ha speso parole di elogio per il centrocampista croato, tornato protagonista dopo un lungo periodo ai margini: «Nell’anno del secondo posto Basic ha fatto più di 30 presenze. Anche stavolta, quando è stato chiamato in causa, si è fatto trovare pronto e coinvolto. La cosa che mi ha colpito di più è la crescita a livello di personalità: vedo che prende in mano le situazioni con consapevolezza».

Un pareggio di sacrificio, dunque, che lascia Sarri soddisfatto più per l’atteggiamento che per il risultato, in attesa di tempi migliori sul fronte degli infortuni.

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