Tragedia assurda e inaccettabile sulle strade di Rieti, dove il pullman dei tifosi del Pistoia Basket è stato colpito da una sassaiola al termine della partita di Serie A2 tra Sebastiani Rieti ed Estra Pistoia, vinta dai toscani. Durante il viaggio di ritorno, in località Contigliano lungo la statale 79 Rieti-Terni, alcuni individui hanno lanciato pietre e oggetti contundenti contro il mezzo. Un mattone ha sfondato il parabrezza anteriore, colpendo in pieno il secondo autista, che è morto sul colpo nonostante i tentativi di rianimazione. Il pullman - scrive Gazzetta.it - , diretto verso Pistoia, era stato scortato dalle forze dell’ordine fino a poco prima del punto dell’agguato. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di quello che le autorità hanno già definito un atto criminale e premeditato.

LE REAZIONI – La notizia ha scosso profondamente il mondo dello sport. Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha parlato di «un atto criminale che ci lascia increduli» e ha espresso la vicinanza della città alla famiglia della vittima: «Ci stringiamo attorno ai suoi cari e siamo in contatto con i pistoiesi che erano sul pullman e con le autorità competenti». Anche la società Estra Pistoia Basket ha diffuso una nota ufficiale: «Siamo sconcertati per la dinamica che ha provocato l’incidente. Il presidente Joseph David e tutto il club si stringono attorno alla famiglia dell’autista e partecipano al dolore dei suoi cari».

Poche ore dopo è arrivato anche il comunicato della Sebastiani Rieti: «Quanto accaduto ci lascia sgomenti. Ci dissociamo completamente da un gesto che nulla ha a che vedere con lo sport e con i valori che cerchiamo di promuovere ogni giorno. Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio alla famiglia della vittima».

CORDOGLIO ISTITUZIONALE – Profonda commozione anche da parte delle istituzioni. La Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) ha espresso «le più sentite condoglianze alla famiglia della vittima dell’insensato atto compiuto ai danni del bus dei tifosi di Pistoia», assicurando che seguirà «con la massima attenzione gli sviluppi giudiziari per adottare eventuali provvedimenti».

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha affidato ai social un messaggio durissimo: «Ma come è possibile morire così, tornando a casa dopo una partita di basket? È sconvolgente. Questi delinquenti si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita: chi compie gesti del genere ne tradisce ogni valore».

Una tragedia che getta un’ombra nera sul mondo dello sport italiano, colpendo uno degli ambienti tradizionalmente più civili come il basket. Oggi, più che mai, resta il dolore e l’urgenza di riflettere: nessuno dovrebbe morire per una partita.

Sezione: Altre news / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 08:29
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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