Nel calcio gli episodi contano, eccome. E per l’Atalanta la differenza tra vittoria e rimpianto, in questo avvio di stagione, ha spesso la forma di un palo. L’ultimo è quello centrato da Zappacosta al 36’ della ripresa contro la Lazio, il quinto stagionale per i nerazzurri: più di tutti, in Serie A, ha colpito solo il Napoli (sei). Un dettaglio che pesa, perché in una stagione fin qui segnata da equilibrio e solidità difensiva, la fortuna non sempre ha accompagnato la squadra di Juric.

DAL PISA AL PARMA, I RIMPIANTI DI SCAMACCA – La lista parte da lontano, dalla prima giornata contro il Pisa, quando Scamacca sfiora il colpo del 2-1: dopo aver firmato l’1-1, il centravanti colpisce la traversa di testa su assist di Maldini. Sarebbero stati tre punti, invece arriva solo un pari. Storia simile a Parma, dove lo stesso attaccante centra il legno con un pallonetto meraviglioso al 19’: era ancora 0-0, e poco dopo, nonostante il vantaggio di Pasalic, l’Atalanta viene raggiunta da Cutrone. Due pareggi che, con un pizzico di precisione (o fortuna), potevano valere sei punti invece di due.

TRA LECCE E TORINO, LEGNI INOFFENSIVI – In altre occasioni, i pali non hanno cambiato il destino delle partite. Contro il Lecce, Zalewski scheggia la traversa su punizione, ma il match è già sul 2-0 e finirà 4-1. Con il Torino, invece, Samardzic trova il palo nell’azione che porta comunque al 2-0 di Sulemana: in questo caso, solo un brivido statistico.

JUVENTUS, LA DEA SI SALVA – Non sempre, però, la sorte è stata avversa - ricorda L'Eco di Bergamo -. A Torino, contro la Juventus, il destino si è girato per una volta a favore: dopo appena due minuti, Kalulu di testa colpisce il palo a Musso battuto. Un episodio che avrebbe potuto cambiare completamente la partita; invece, l’Atalanta tiene e porta a casa un 1-1 prezioso.

ZAPPACOSTA, L’ULTIMO RIMPIANTO – L’ultimo capitolo è quello di Bergamo, contro la Lazio. Zappacosta, tra i migliori in campo, ci prova fino all’ultimo con una volée potente e precisa che si stampa sul palo, a Provedel battuto. Il gol sarebbe valso tre punti e il sorpasso in classifica, ma il destino ha deciso diversamente. Un punto guadagnato, due persi, e la solita sensazione di un’occasione sfuggita di un soffio.

Cinque pali in sette partite: un dato che fotografa bene la stagione nerazzurra, sempre sul filo tra la vittoria e il pareggio. L’imbattibilità resta un vanto, ma per fare il salto servirà più cattiveria – e forse un pizzico di fortuna – negli ultimi metri. Perché, a volte, tra la gloria e il rimpianto basta davvero un colpo di… legno in meno.

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Sezione: I numeri / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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