Dopo poco più di tre mesi di lavoro, Ivan Juric si racconta dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. Il tecnico dell’Atalanta, reduce da un inizio di stagione solido e in costante crescita, traccia un bilancio del suo percorso, analizza le prospettive future e rivela il legame speciale instaurato con Bergamo e il mondo nerazzurro. L’intervista, raccolta da Sky Sport, svela un Juric concreto, lucido, ma anche profondamente orgoglioso del progetto tecnico e umano che sta portando avanti. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister Juric, dopo circa cento giorni di lavoro a Bergamo, che bilancio si sente di fare della sua esperienza all’Atalanta?
«Il bilancio è molto positivo. Ho trovato una società straordinariamente organizzata, dove ogni cosa funziona alla perfezione. Il gruppo lavora con serietà e competenza, e questo mi ha permesso di entrare subito nel sistema. Certo, in campionato abbiamo lasciato qualche punto per strada e un po’ di rammarico resta, ma il percorso è quello giusto: la squadra cresce, migliora e inizia a esprimere sempre di più quello che cerchiamo».
Con l’infermeria quasi svuotata e Lookman in netta crescita, possiamo dire che la vostra stagione comincia davvero adesso?
«In realtà no, perché la stagione è cominciata dall’inizio. Abbiamo lavorato sodo fin dal primo giorno e ogni partita ci è servita per capire chi siamo. È vero però che ora arriva un ciclo molto impegnativo, sette partite ravvicinate, e finalmente potrò contare su più giocatori. Questo ci darà la possibilità di spingere ancora di più. Vedremo dopo questo blocco dove saremo arrivati».
Si può quantificare la crescita della squadra in percentuale? È giusto dire che per ora si è vista solo una parte della sua Atalanta?
«Non credo si possano ridurre le prestazioni a percentuali. Abbiamo disputato partite molto buone e altre in cui abbiamo creato tanto ma finalizzato poco. La verità è che stiamo costruendo: c’è un gruppo che lavora bene, che ha voglia di migliorarsi e che sta assimilando i concetti. È questo ciò che conta».
Questa estate aveva detto di voler vedere un’Atalanta “metallara”. Che tipo di calcio ha suonato finora la sua squadra?
«Direi che abbiamo trovato un buon equilibrio tra intensità e intelligenza. La squadra sa quando pressare alta, con grande aggressività, ma anche quando serve aspettare e riorganizzarsi. È un calcio che mi piace: fatto di ritmo, coraggio e disciplina. Siamo sulla strada giusta».
Su cosa sente che c’è ancora più margine di miglioramento?
«C’è da migliorare tutto. Dalla fase di possesso, che deve diventare più fluida e veloce, a quella di non possesso, dove voglio ancora più attenzione e compattezza. Stiamo facendo molte cose bene, ma possiamo alzare l’asticella su ogni aspetto. È la mentalità che deve restare questa: non accontentarsi mai».
Le parole di Luca Percassi dopo la gara col Como – “Siamo molto contenti di Juric” – quanto le hanno fatto piacere?
«Moltissimo. Quando una proprietà ti trasmette fiducia, ti senti libero di lavorare con serenità. Io penso solo alla squadra, alle scelte e al campo, perché so che tutto il resto è gestito in modo impeccabile. È un privilegio lavorare in una società così strutturata».
Le dicono spesso che non è mai contento. È davvero così?
«No, non è vero. Io so anche godermi le cose belle e i risultati positivi. È chiaro che nel mio lavoro vuoi sempre migliorarti e spingere oltre, ma quando vedo la squadra fare bene, mi diverto anch’io. È importante anche sapersi godere i momenti».
Quando è arrivato a Bergamo ha percepito un po’ di scetticismo nei suoi confronti?
«Sì, è vero, l’ho percepito. Ma è normale, succede in questo mondo. Quando subentri a un ciclo così importante come quello di Gasperini, è naturale che ci siano aspettative e confronti. Dal punto di vista scientifico e tecnico, però, ero tranquillo, sapevo cosa avrei trovato e come impostare il mio lavoro. E devo dire che fin dal primo giorno la gente di Bergamo mi ha accolto in un modo eccezionale: un calore e un rispetto che non ti aspetti, ma che ti fanno sentire subito parte di qualcosa di grande».
In sintesi, Juric appare sempre più integrato nel mondo Atalanta: grinta, visione e concretezza.
Dopo i primi cento giorni, la sua Dea ha imparato a correre, a pressare e a riconoscersi nel suo allenatore. E lui, tra un sorriso e una consapevolezza, promette: «Siamo solo all’inizio, ma possiamo crescere ancora molto».
@ Riproduzione Riservata
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Zingonia
Altre notizie
- 05:15 Premier League, 15ª giornata / Cade l'Arsenal nel big match con l'Aston Villa: risultati e classifica
- 05:00 Serie A, 14ª giornata / Poker Inter sul Como, la classifica della Dea piange: i numeri
- 02:00 VideoH.Verona-Atalanta 3-1, i gol
- 01:45 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Baldo e Cakolli illudono, Mencaraglia cambia passo al match
- 01:30 Palladino furioso a DAZN: "Primo tempo inaccettabile, non salvo nulla. Il rigore? Tocco netto, il VAR deve aiutare"
- 01:00 DirettaIl mea culpa di Palladino in conferenza: "Approccio inspiegabile. Serviva giocare sporco, invece abbiamo preso una mazzata"
- 00:45 DirettaZalewski non cerca scuse in conferenza: "Al Bentegodi atteggiamento sbagliato. Non abbiamo capito la partita"
- 00:45 Esclusiva TAAtalanta, le pagelle: Krstovic bocciato senza appello, difesa di burro. Palladino, passo indietro
- 00:30 Follia a Firenze, si è passato il limite: minacce di morte a mogli e figli, scattano le denunce
- 00:30 Zalewski a Sky: "Atteggiamento moscio, abbiamo sottovalutato il Verona. Il fallo di mano? Vi dico la mia..."
- 00:15 Esclusiva TAVerona, le pagelle: Belghali è un treno ad alta velocità, Nelsson giganteggia. Zanetti, lezione di calcio
- 00:10 Il talismano Bernede punisce la Dea: "Mai persa la fiducia, vittoria per Zanetti". E svela il brivido VAR
- 00:00 DirettaH.Verona, Zanetti in conferenza: "Questa è la vittoria della ribellione. Abbiamo fermato dei fenomeni con la fame di chi non ci sta"
- 00:00 Palladino a Sky: "Prestazione 'moscia'. Mi assumo le responsabilità di quel che è successo. Sul VAR..."
- 00:00 Il castello di carte crolla nel nebbione: l’Atalanta si riscopre presuntuosa e fragile al Bentegodi
- 23:40 Verona in festa, Belghali svela la ricetta anti-Dea: "Partenza a razzo, l'aveva chiesta il mister"
- 23:30 Verona, Giovane a DAZN: "Non dormivo per gli errori, battere questa Dea è il mio sogno brasiliano"
- 22:47 H.Verona-Atalanta 3-1, il tabellino
- 22:45 DirettaRivivi H.VERONA-ATALANTA Frana Gomme Madone 3-1
- 20:43 Zappacosta a DAZN: "Sono convinto che non sarà una partita facile"
- 20:40 Palladino: "L'approccio è fondamentale: alla squadra ho chiesto di entrare in campo con agonismo"
- 20:35 Hellas Verona, Sogliano: "Siamo in una situazione difficile, ma vogliamo uscirne tutti insieme"
- 19:46 UfficialeHellas Verona-Atalanta, le formazioni ufficiali
- 18:15 Raspadori svela i retroscena dell'addio: "Volevo solo l'Atletico". E quel "no" alla Dea e alle big italiane
- 18:00 ZingoniaScamacca, il gigante si è svegliato: via i fantasmi, ora è lui il re dell'attacco (e Palladino se lo coccola)
- 17:00 La scossa di Palladino e il teorema dell’abbondanza: l’Atalanta riscopre la gioia di difendere attaccando
- 16:59 Primavera, la beffa arriva al novantesimo: Romano gela la Dea, col Genoa è 2-2
- 16:57 Primavera 1 / Genoa-Atalanta 2-2, il tabellino
- 16:50 DirettaRivivi PRIMAVERA 1 / GENOA-ATALANTA Frana Gomme Madone 2-2
- 16:30 ZingoniaL'Atalanta totale di Palladino: niente calcoli, gioca chi merita e la Dea torna a divorare le partite
- 16:30 Conti da Scudetto: l'Atalanta è una macchina da soldi, patrimonio record che umilia le big del calcio italiano
- 16:00 Ultim'oraMondiale 2026, l'urna strizza l'occhio all'Italia: girone abbordabile con Canada e Svizzera, ma prima serve l'impresa ai playoff
- 16:00 Calciomercato DeaPremier League in agguato, il Crystal Palace punta Kossounou. Piace l'ex veronese Coppola del Brighton?
- 15:45 Calciomercato DeaMusah ai titoli di coda: l'avventura nerazzurra è già al capolinea, spunta l'ipotesi addio anticipato
- 15:30 La seconda vita di Mattia Caldara: l'ex eroe della Dea riparte dai bambini dell'Azzano, il calcio nel cuore oltre gli infortuni
- 15:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Simone Puliafito avvisa la Dea: "Verona ferito e in "maretta", Zanetti non rischia! L'Atalanta di Palladino ha tutto per l'Europa"
- 14:33 Agenda nerazzurra, gennaio si vive all'ora di pranzo: tris di impegni alle 12:30 per l'Under 23
- 14:15 UfficialePrimavera 1 / Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali
- 14:00 Incubo Verona, la storia mette in guardia la Dea: dieci anni fa il precedente che fa tremare i polsi
- 13:50 Esclusiva TABergamo stasera dalle 18 svela il suo nuovo "Tempio": nasce C.Lab, dove l’eccellenza storica di "Da Mimmo" incontra l'incanto
- 13:45 PodcastAllarme Ederson, l'agente agita lo spettro dell'Articolo 17: crollo del prezzo e addio anticipato?
- 13:45 Calciomercato DeaMaldini ai saluti, scatta l'asta invernale: il Toro preme, ma occhio alle incognite Fiorentina e Lazio
- 13:05 Alessandro Ruggeri a tutto campo: "Dopo Gasp dura per tutti, Conte un signore vero. Koopmeiners e il mistero Costinha, vi dico tutto"
- 12:32 ZingoniaDea, 24 i convocati di Palladino in vista dell'Hellas Verona: Scalvini confermato, out in due
- 12:25 Alessandro Ruggeri a tutto campo: "Koopmeiners paga il prezzo, via da Bergamo è dura. E su Costinha vi dico la verità"
- 11:00 Retroscena Alessandro Ruggeri, la verità sull'addio di Conte: «Un signore vero, rinunciò ai soldi per non farsi cacciare»
- 08:30 Primavera, caccia al tris in Liguria: Bosi sfida il Genoa per restare in scia alla vetta (la classifica)
- 08:15 Weekend di fuoco per il vivaio nerazzurro: l'U16 cade col Biscione, ora caccia al riscatto tra Lecce, Monza e Inter
- 07:45 Trappola Verona, l'animale ferito è il più pericoloso: i pericoli nascosti dietro la crisi nera dell'Hellas
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Italia che occasione"
