Se qualcuno l’avesse detto un paio di mesi fa, in pochi ci avrebbe creduto. Ma la storia, soprattutto quella legata al calciomercato, ha dinamiche e risvolti spesso indecifrabili. Imponderabili, anzi. Alejandro Gomez nelle prossime ore diventerà a tutti gli effetti un giocatore del Siviglia. Lui, el Papu, colui capace di reinterpretare il ruolo del trequartista in chiave ultramoderna e di riscrivere la storia dell’Atalanta. Sì perché dal giorno del suo arrivo a Bergamo nel 2014 l’argentino ha messo testa, cuore e piedi nel progetto della famiglia Percassi e dato uno sprint incalcolabile alla crescita orobica. Se Gasperini è stato la mente, il Papu rappresentava il braccio armato sul campo. Con la Dea, in questi 6 anni e mezzo, sono arrivati successi, riconoscimenti, sorrisi, dribbling, gol e tanti tanti assist. Il pallottoliere si ferma a 59 centri e 71 ultimi passaggi, ma come detto la storia orobica del Papu è fatta anche di tanto altro. Di giocate decisive, di personalità, di qualità tecnica sopraffina. Ma si sa, ragione e cuore non sempre vanno d’accordo ed è così che si è arrivati alla rottura delle scorse settimane. Molte italiane ci hanno provato, fiutando l’affare e l’impatto potenziale sul campo, ma alla fine ha vinto Monchi. Ha vinto il Siviglia. Che ha puntato forte sul Papu comprando il cartellino per una cifra che sforerà, con i bonus, gli 8 milioni e facendogli firmare un contratto di 3 anni e mezzo, fino al giugno del 2024.

L’Atalanta che vede partire l’uomo simbolo della sua rinascita insomma, anche se alle sue spalle sono già maturati altri uomini-squadra. Ilicic su tutti. Magari ci guadagnerà la serenità del gruppo, ma l’ammanco in termini di qualità calcistica è evidente. Come è evidente la perdita a cui va incontro tutto il calcio italiano. Papu Gomez non a caso era uno dei calciatori più ricercati dai fantallenatori che oggi “piangono” per il suo addio. L’argentino ha portato in campo un nuovo modo di interpretare il ruolo del trequartista. Spaziando a tutto campo, coprendo il prato in stile box to box, saltando da destra a sinistra, scegliendo i momenti in cui accelerare e quelli in cui giochicchiare col pallone fra i piedi. “Il Papu segue spesso l’arbitro, perché l’arbitro è sempre nel punto migliore del campo”, confessò qualche mese fa proprio il Gasp. E di fatto non scherzava. I gol meravigliosi e i tunnel ce li ricordiamo tutti, ma in molti nel giorno della sua partenza per la Spagna hanno voluto sottolineare sui social anche la sua simpatia. Qualche risata, battute Instagram coi compagni e un balletto tutto suo. Anche questo è il Papu Gomez. E anche per questo oggi la Serie A si sveglia un po’ più povera. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 26 gennaio 2021 alle 10:22
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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