L’Atalanta manda un messaggio forte e chiaro. La goleada per 5-0 rifilata al Verona non è solo un’affermazione di superiorità, ma anche la dimostrazione di quanto questa squadra, nonostante qualche passaggio a vuoto nei risultati, non abbia mai smesso di credere nelle proprie qualità. Gian Piero Gasperini, nel post-gara, non vuole sentir parlare di “ritrovata autostima”, perché per lui questa squadra non l’ha mai persa. E lo ribadisce con fermezza.
Nel corso della conferenza stampa, il tecnico ha analizzato la prestazione dei suoi, difendendo il lavoro fatto anche nelle ultime settimane e rispondendo punto per punto su infortuni, rendimento e ambizioni europee. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoAtalanta.com
Mister, questa vittoria arriva dopo qualche partita in cui i risultati non sono stati all’altezza delle prestazioni. Quanto può essere importante per ritrovare fiducia in vista dei prossimi impegni?
"Non capisco perché si continui a parlare di ‘ritrovare fiducia’. Noi non abbiamo mai perso la nostra autostima. Le prestazioni sono sempre state all’altezza, anche nelle partite precedenti. A Barcellona abbiamo giocato un'ottima gara, così come a Como. Contro Torino e Bologna, sebbene i risultati siano stati inferiori alle aspettative, abbiamo creato molte occasioni, sbagliato rigori e avuto tante situazioni per segnare. Questo è il calcio: a volte la palla entra, altre no. Ma parlare di un’Atalanta che aveva smarrito fiducia è semplicemente sbagliato."
De Ketelaere è uscito all’intervallo. Qual è la sua condizione?
"Ha preso un colpo al polpaccio, niente di grave. Abbiamo preferito non rischiare e lo abbiamo tenuto fuori nel secondo tempo per evitare qualsiasi complicazione. È solo una contusione, nulla di preoccupante."
Nelle sfide contro Torino e Bologna avete creato tanto ma segnato poco. Oggi, invece, siete stati letali. Cosa è cambiato?
"Nel calcio ci sono momenti in cui concretizzi meno e altri in cui segni con più facilità. Non sempre è una questione di gioco o di atteggiamento, ma anche di episodi e della capacità di finalizzazione. Contro Torino e Bologna non abbiamo capitalizzato le occasioni create, oggi invece sì. Abbiamo sempre avuto una buona percentuale realizzativa, ma nelle ultime partite siamo stati meno precisi sotto porta. Certo, c’è anche il valore dell’avversario: ogni partita ha una sua storia."
Gli infortuni di Kossounou, Scalvini e Scamacca hanno complicato il vostro percorso. Quanto pesano queste assenze?
"Sono stati tre infortuni gravi e ravvicinati che hanno inevitabilmente avuto un impatto. Scalvini e Scamacca erano appena rientrati e si sono fermati di nuovo, Kossounou ha subito un problema molto serio. Queste non sono semplici contratture o piccoli stop, ma operazioni vere e proprie. È chiaro che perdere tre giocatori così in pochi giorni ti destabilizza, ma la squadra ha dimostrato di saper reagire e trovare soluzioni alternative."
La vittoria di oggi è importante anche in ottica Champions League?
"Champions e campionato sono due competizioni diverse. Anche se oggi avessimo perso, mercoledì contro il Bruges sarebbe stata tutta un’altra storia. Quella è una sfida che viviamo con un’adrenalina diversa, e siamo pronti per affrontarla. Certo, vincere in campionato ti permette di mantenere una posizione di classifica solida e di affrontare tutto con maggiore serenità, ma la mentalità per le partite europee è un’altra cosa."
Oggi ha debuttato dal primo minuto Stefan Posch. Come lo ha visto?
"Posch ha fatto una grande partita. Ha dimostrato di avere qualità e intelligenza tattica. Arriva da un periodo in cui non ha giocato con continuità a Bologna, ma si è inserito subito bene. Non sempre bisogna cercare il giocatore perfetto sul mercato, a volte si trovano elementi già pronti e adatti al contesto. Posch ha esperienza, sa stare in campo, e oggi lo ha dimostrato con una prestazione molto attenta sia in fase difensiva che in impostazione."
Quali sono le condizioni dei giocatori infortunati in vista del Bruges?
"Carnesecchi oggi non era disponibile per via della febbre, ma non è nulla di preoccupante. Lookman ha avuto una contusione piuttosto fastidiosa che si porta dietro da Napoli, vedremo nei prossimi giorni se sarà disponibile per mercoledì. Kolasinac ha un piccolo stiramento, nulla di grave, ma è un giocatore che recupera rapidamente. Su Maldini faremo gli accertamenti domani, ha sentito un fastidio in allenamento e non volevamo rischiare."
Retegui ha numeri impressionanti: 20 gol in campionato. Quali margini di miglioramento ha ancora?
"Retegui è straordinario quando la squadra gioca vicino all’area avversaria, ha il senso del gol, è rapido nelle letture e sempre pronto a colpire. Oggi ha segnato quattro volte, dimostrando di essere un attaccante letale. Ma ci sono ancora margini di crescita: deve migliorare nel giocare in situazioni più complesse, quando la squadra non ha il dominio del campo e deve difendersi di più. In quei frangenti deve imparare a dare una mano e a farsi trovare pronto anche in situazioni di gioco meno favorevoli."
L’Atalanta archivia la pratica Verona con una vittoria travolgente, ma Gasperini non si lascia trascinare dall’entusiasmo. Il tecnico nerazzurro sa che la stagione è ancora lunga e che le vere sfide devono ancora arrivare, a partire dal delicato playoff di Champions contro il Bruges. La sua squadra, però, ha mandato un segnale chiaro: non ha mai smesso di credere in sé stessa e, con la qualità e la determinazione che ha dimostrato, è pronta a giocarsi tutto su più fronti.
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