Una stagione lunga, sofferta, ma sicuramente memorabile. Gian Piero Gasperini saluta così l'annata che ha visto l'Atalanta conquistare un altro prestigioso piazzamento in Champions League. Il tecnico della Dea, intervenuto ai microfoni ufficiali del club dopo la partita conclusiva contro il Parma, ha raccontato le sue emozioni per questo straordinario traguardo, affrontando anche il tema del commosso addio di Rafael Toloi, storico capitano che lascia Bergamo dopo un decennio. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister Gasperini, cala il sipario su una stagione intensa e vincente: quali emozioni prevalgono a caldo dopo l’ultima partita?
«Sinceramente, guardando il secondo tempo di oggi, abbiamo avuto quasi la sensazione di voler accelerare i tempi e arrivare alla fine, tanto eravamo stanchi. Ma al di là di questa partita, posso dire che è stata un’annata meravigliosa, che resterà per sempre nella nostra storia. Sono convinto che tra qualche anno ricorderemo molte delle imprese fatte quest’anno, soprattutto lontano da Bergamo, dove abbiamo conquistato risultati davvero notevoli. Certo, in casa potevamo fare di più, ma ciò che conta è il traguardo finale raggiunto».

Lei ha definito questa qualificazione in Champions come la più significativa della sua esperienza all’Atalanta. Perché?
«È vero, lo ribadisco: questa qualificazione è la più bella e significativa perché è stata anche la più difficile da ottenere. La concorrenza quest’anno è stata incredibile, con tante squadre importanti e blasonate come Juventus, Roma, Lazio, Fiorentina, Bologna e Milan. Essere riusciti a precedere club così forti, restando vicini persino a Napoli e Inter, è un risultato di altissimo livello che rende il nostro piazzamento qualcosa di davvero speciale».

Questa sera è stata anche l’ultima partita di Rafael Toloi con l’Atalanta: quanto è difficile dire addio a un giocatore così simbolico?
«Gli addii fanno parte della vita, ma sono sempre molto difficili da accettare. Rafael ha deciso di tornare in Brasile, a casa sua, ed è comprensibile: negli ultimi anni è stato tormentato da diversi problemi fisici e questo lo ha spinto a fare una scelta diversa. Rimarrà sempre indelebile tutto ciò che ha fatto per noi e per questo club. È stato un leader straordinario, l’ultimo, insieme a Francesco Rossi, del gruppo storico che trovai al mio arrivo a Bergamo. Per me è una separazione dolorosa: quando se ne va un giocatore così, va via anche un pezzo importante del mio cuore. Ma è giusto rispettare la sua scelta, e sono certo che ci rivedremo ancora».

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Sezione: Interviste / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 14:20
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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