La notizia delle dimissioni di Raffaele Palladino ha sorpreso non solo Firenze, ma anche addetti ai lavori di grande esperienza come Pietro Lo Monaco. L'ex dirigente di diversi club italiani è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola per esprimere tutta la sua perplessità di fronte a una scelta che definisce "improvvisa e poco comprensibile", soprattutto alla luce della stagione comunque positiva della squadra viola, culminata con un sesto posto in campionato.

RETROSCENA POSSIBILI - Proprio Lo Monaco ha provato ad avanzare alcune ipotesi dietro le motivazioni che hanno portato Palladino a lasciare Firenze così bruscamente: "Non me l'aspettavo affatto, perché il clima attorno alla squadra era migliorato dopo il piazzamento ottenuto. Situazioni simili però non sono nuove nel calcio, succede che allenatori decidano improvvisamente di cambiare aria, magari attratti da altri club. Personalmente ho avuto a che fare con tecnici che erano già mentalmente altrove e alla fine ho deciso di non confermarli: il progetto societario deve essere sposato totalmente, altrimenti è inutile continuare insieme".

LA MOSSA DELLA SOCIETÀ - La Fiorentina aveva persino mostrato fiducia al tecnico, proponendogli recentemente il rinnovo contrattuale, cosa che rende ancora più incomprensibile la scelta dell’allenatore. Lo Monaco ha evidenziato chiaramente questo passaggio: "Il club aveva rinnovato il contratto, ha creduto fortemente in lui. Trovarsi ora a gestire una situazione simile, inaspettata, è inevitabilmente spiazzante e credo che la società difficilmente potrà rivedere la sua posizione, proprio per la durezza dello smacco subìto".

IL CONSIGLIO DI LO MONACO - Sulle voci che accostano Palladino a una nuova avventura, magari all’Atalanta che a breve perderà Gasperini, Lo Monaco è netto: "Se fossi al posto di Palladino, non andrei mai a Bergamo. Sarebbe una decisione strategicamente sbagliata e troppo rischiosa: prendere il posto di un tecnico vincente e amatissimo come Gasperini rischia di diventare un'arma a doppio taglio. Bisogna sempre considerare che sostituire una figura così carismatica e di successo espone a pressioni e aspettative altissime, difficili da gestire".

MARGINI DI RIPENSAMENTO? Infine, sul tema di un possibile ripensamento del tecnico, l'ex dirigente appare scettico: "Se ha deciso in maniera così netta, credo che dietro ci sia qualcosa di concreto. Una proposta, un progetto alternativo molto forte che Palladino potrebbe aver già valutato. Altrimenti, davvero, questa mossa avrebbe poco senso".

La sensazione, dunque, è che la vicenda Palladino-Fiorentina sia destinata ad avere presto nuovi sviluppi. Di certo, il messaggio di Lo Monaco è chiaro: attenzione alle scelte, perché il prossimo passo potrebbe essere decisivo non solo per la carriera, ma anche per il futuro prossimo di società prestigiose come Fiorentina e Atalanta.

Sezione: Interviste / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 22:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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