La sconfitta del Maradona ha acceso più ombre che luci per l’Atalanta, ma dagli studi di DAZN Luca Toni ha individuato un punto fermo da cui ripartire: Gianluca Scamacca. Il suo ingresso ha trasformato volto, atteggiamento e pericolosità della squadra di Palladino, disegnando in pochi minuti una fotografia precisa del centravanti che oggi manca alla Dea.

IMPATTO IMMEDIATO - L’ingresso di Scamacca cambia ritmo e geometrie all’attacco nerazzurro. Dopo sette minuti sigla la rete del 3-1 con una girata potente, ma il suo contributo va ben oltre il gol: diventa un riferimento continuo, costringe la difesa del Napoli a ripiegare e permette alla squadra di alzare metri e convinzioni. L’Atalanta, fino a quel momento sterile, ritrova profondità e fluidità.

LA LETTURA DI TONI - Toni sintetizza così la metamorfosi: «Scamacca ha segnato un gol pazzesco e ha cambiato la partita». Per l’ex attaccante, la differenza non è solo tecnica ma strutturale: con un centravanti fisico capace di giocare di sponda, la Dea si muove con più ordine, attacca con più coraggio e diventa immediatamente più pericolosa negli ultimi trenta metri.

LA NUOVA CONFIGURAZIONE - Con Scamacca in campo, l’Atalanta ritrova un equilibrio offensivo che era mancato per tutta la prima frazione. Il pressing diventa più pulito, la manovra si verticalizza e ogni occasione pericolosa nasce da una giocata del numero 90. Toni lo sottolinea con decisione: «È stato fondamentale in ogni azione pericolosa».

PROSPETTIVE - La serata del Maradona, pur segnata dal risultato, riconsegna alla Dea una certezza: con Scamacca titolare, la squadra cambia faccia. Palladino potrà ripartire da qui, sapendo di avere un centravanti capace di alzare il livello dell’intero reparto.

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Sezione: Interviste / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 00:10
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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