E' la vigilia di Croazia-Italia, terza e ultima partita della fase a gironi che determinerà il secondo posto nel gruppo B. Dalla sala stampa del Leipzig Stadium di Lipsia ha parlato Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale.
Questa squadra ha la mentalità per destini forti?
"Ci sono partite che la tua storia la fanno diventare piccola o grande, è da questa sfida qui che poi si hanno dei risultati importanti su quelle che sono le proprie storie. Noi abbiamo fatto delle scelte perché siamo convinti di avere a che fare con giocatori forti, quando sono andato nei ritiri a parlare a tutti loro ho visto la loro voglia di partecipare, di esserci. E questa loro disponibilità, questa loro voglia, va a tradursi nell'essere disponibili a giocare queste sfide. Quando siamo a far parte della Nazionale ti capitano situazioni di questo genere qui. Per quello che ho visto, i comportamenti mi piacciono. E' chiaro che la gara contro la Spagna non mi è piaciuta, l'abbiamo analizzata e ne abbiamo parlato, abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle ultime partite. Ma quando si ha a che fare contro avversari scelti da una nazionale il livello è sempre altissimo. Io mi aspetto di vedere che la partita contro la Spagna ci ha fornito degli insegnamenti, pur avendola fatta male e subito un dolore per come è andata a finire".
E' soddisfatto della qualità del dialogo avuto in questi giorni dopo la sconfitta?
"Sono molto soddisfatto di ciò che vedo, non abbiamo raccontato banalità quando negli scorsi giorni abbiamo parlato di un grande gruppo. Di questo gruppo ci si può fidare, si vede come partecipano emotivamente alla giornata. Si prendono carico anche di cose che non riguardano solo loro stessi, questa è una squadra apposto da un punto di vista della convinzione e del voler prendere in carico anche qualcosa del compagno. Anche se molti sono giovani e si trovano per la prima volta a giocare queste sfide estreme, hanno l'atteggiamento giusto per andarsela a giocare e per far vedere gli insegnamenti ricevuti".
Si dice che la Croazia sia squadra a fine ciclo, ma questa può essere una moneta a due facce. Avete pensato a come sfidarli anche con malizia?
"Ora bisogna mettere davanti i fatti e lasciare da parte le parole".
Sarà questa la partita dove l'Italia dimostrerà più del suo potenziale? Vi siete risparmiati con la Spagna?
"No, affatto. Abbiamo speso molte energie dovendo rincorrere la Spagna. In entrambe le partite abbiamo ricercato le stesse cose, in una ci è riuscita e in un'altra no. Domani vedremo se saremo bravi a mettere in pratica ciò che ci siamo detti di fare, anche se la Croazia ha più esperienza di noi e, per certi versi, ha anche più tecnica. Bisogna essere bravi a capire quando aumentare e quando diminuire la velocità, quando fare un semplice possesso palla per non far prendere la palla agli avversari".
Ci saranno dei cambi?
"Dopo una partita così l'idea di poter cambiare qualcosa c'è, perché poi probabilmente ho sbagliato io a non cambiare prima vista la prestazione contro la Spagna. Però la squadra contro l'Albania mi era sembrata talmente bella che ho ritenuto un azzardo metterci mano. Ora che s'è notata un po' di fatica, un po' di ruggine, qualcosa sicuramente si cambierà".
Ritroverà Brozovic e Perisic, la loro esperienza inciderà?
"Di loro può incidere tutto, hanno volume di corsa, qualità ed esperienza. Hanno tutte le cose che servono per far bella la squadra e anche qualche anno visto che hanno molta esperienza. Sono due giocatori forti, fortissimi, gli anni insieme all'Inter li ricordo bene e siamo rimasti in buoni rapporti, a volte ci messaggiamo ancora. Sono convinto che ci daranno del filo da torcere, ma questo è il calcio. Si vedrà se riusciremo a far valere la nostra freschezza, la nostra vivacità e intensità perché quella è la direzione in cui bisogna andare. Però sono grandi persone e due ottimi calciatori".
Secondo lei all'Italia manca un po' di qualità in termini di materia prima?
"Ma io non richiedo nulla, a me questo gruppo è piaciuto quando me lo sono immaginato, ho creduto di poter fare delle ottime cose e, mentre si faceva un po' di analisi con la squadra sul nostro percorso, abbiamo capito che ci sarebbe bisogno di qualche step in più per fare ciò che ci siamo detti. Ma non abbiamo questo tempo e quindi bisogna prendere la scorciatoia, essere pronti, perché sono queste le partite che fanno diventare la tua storia piccola o grande".
Tanti tifosi nel mondo adorano la filosofia calcistica dell'Italia, la sua solidità difensiva. Come può ispirare le nuove generazioni per sfruttare questo spirito?
"Secondo me questo calcio qui non è più fare soltanto una cosa, bisogna saperne fare più di una. Vista la qualità della Croazia a volte saremo costretti a difendere in undici calciatori, compatti, e poi ribaltare l'azione senza permettere agli avversari di ricomporre una fase difensiva. E' chiaro che nel calcio di oggi non si può fare in tutta la partita, non si può più solo vivere di difesa bassa e di ripartenze. Le nazionali hanno tutte la possibilità di comporre una squadra forte, ormai i calciatori di qualsiasi nazionale giocano in qualsiasi campionato top del mondo. Anzi, noi abbiamo bisogno di calciatori che vadano all'estero per acquisire esperienza nei top club mondiali".
Cambierai solo giocatori e anche come modulo?
"Cambieremo anche qualche attitudine di squadra, avremo bisogno di qualche certezza di continuità di gioco, di resilienza dentro la partita. Non si può mettere in conto di subire certe situazioni e si cercherà di mettere più sostanza per non metterci in mano alla loro qualità. Poi è chiaro che la partita vogliamo comunque farla a metà campo, non nella nostra area di rigore. Loro hanno anche il tiro da fuori, sanno benissimo scegliere le posizioni da assumere e si vuole tenere la palla. Ma bisognerà essere attenti e quadrati come squadra".
E' possibile immaginare un centravanti meno isolato e due esterni più offensivi?
"E' possibile tutto perché ce li siamo portati questi calciatori. Però le punte esterne che saltano l'uomo brave a fare l'uno contro uno hanno bisogno della sostanza della squadra per essere in condizione di giocare la partita che loro vogliono. Bisogna fare una partita nella loro metà campo, serve un ordine in campo che ti consente di fare molti uno contro uno. Perché se poi chi fa l'uno contro uno devi portarlo basso a rincorrere è più in difficoltà ed è più in difficoltà la squadra. C'è sempre un ragionamento completo per quanto riguarda la squadra, però poi è possibile tutto".
Dimarco è da considerare fuori? Come è andato il recupero psicologico?
"Dimarco è recuperato, per cui è a disposizione. Però faremo un ulteriore passaggio domattina che confermi ciò, ma tutto lascia presagire che lui sia disponibile per domani. Il recupero psicologico è presto fatto, se non si fa risultato si va a casa. Loro lo sanno bene e si ha a che fare con dei professionisti a tutto tondo, con loro bisogna essere realisti e sintetici. C'è da fare questi step in avanti per andarsi a guadagnare ruoli e meriti perché va tutto veloce: o sei lì pronto a montarci sopra o resti a piedi".
Come ha reagito Di Lorenzo alle critiche? Lo confermerà? E Jorginho?
"Di Lorenzo è davvero mio figlio per quanto ci sono stato insieme. Faccio sempre fatica a fare a meno di uno come lui. Poi è chiaro che devo analizzare delle cose, ma io sono convinto di quello che è il valore dell'uomo e del calciatore. Non ho bisogno di parlarci tanto, c'è una intesa talmente diretta che si capisce tutto, si vede la sua intenzione quando torna in campo il giorno dopo. Jorginho lo conosco meno: lui ha disputato una partita sottolivello, ma dipende sempre da ciò che ha fatto la squadra. Ora ho la camera che mi punta ed è emerso che io gli ho detto quella cosa lì. Ma se la squadra non riesce a gestire la palla non è colpa sua, è colpa mia. E' una mia previsione che non s'è avverata perché lui era messo in mezzo. Ha una qualità incredibile che non ha nessun altro calciatore, è quello che dice a tutti come si devono comportare e noi di questi non ne abbiamo molti altri. Ma ne abbiamo altri, che hanno una potenzialità e una energia superiore rispetto a quella che è la sua natura, ma quando prende in mano la squadra è quel giocatore lì, puntiamo ancora molto su di lui".
Come hai visto Cambiaso contro la Spagna?
"L'ho visto bene, anche se 2-3 volte s'è fatto trascinare in un contesto di posizioni che non gli erano state richieste. Questi calciatori non me li hanno ordinati, me li sono scelti da solo: mi sembra un ragazzo intelligente, ma devo conoscerlo di più. Sa fare più ruoli e in questo calcio-famiglia ci sta bene dentro, poi ci sarà sempre da vedere se saremo in grado di fare ciò che vogliamo".
Altre notizie - Italia
Altre notizie
- 13:00 Bonanni: "La Lazio può fare risultato a Bergamo"
- 12:30 Impallomeni: "Lazio in difficoltà a Bergamo. L'Atalanta soffre le squadre chiuse"
- 12:00 Lazio, Giordano: "Contro l’Atalanta giocherei con due attaccanti"
- 11:30 Gasperini e l’Inter, una ferita da curare: "Roma, proviamoci"
- 11:00 Gregucci: "Atalanta-Lazio ha un grande interesse tattico"
- 10:30 Roma-Inter, un record per la serie A
- 10:00 Milan, allarme Pulisic: lesione al bicipite, salta anche l’Atalanta
- 09:30 Koopmeiners, 75 giorni per salvarsi la Juve: l’ex Atalanta ora è sotto esame
- 08:45 Zingonia, weekend tutto nerazzurro: doppia sfida al Padova e big match per la Primavera
- 08:15 Atalanta-Lazio, il nuovo duello verticale: Juric e Sarri trasformano il gioco in un festival del “mordi e fuggi”
- 07:45 Lazio, Marusic e Dia dal 1’: Zaccagni solo in panchina contro l’Atalanta
- 07:30 Dea, riecco i tre tenori: De Ketelaere, Scamacca e Lookman di nuovo insieme dopo 511 giorni
- 07:15 ZingoniaDea, abbondanza in attacco: Juric ritrova De Ketelaere e Scamacca
- 07:00 La notte della Dea: Bergamo abbraccia la sua storia davanti alla statua dell’Europa League
- 06:45 TASPORT24 - Sinner-Alcaraz, il duello dei re: a Riad in palio oltre 5 milioni di euro
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Chivu guerriero intelligente. Bella sfida con Gasp"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L’Eco di Bergamo: "Atalanta, la coppa nel marmo"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Test a test"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Testa tosta"
- 03:08 Lukas Vorlicky: "L’Atalanta sarà sempre casa mia, ma ora voglio rinascere con lo Slavia Praga"
- 02:04 Sampdoria, aria pesante a Bogliasco: Max Donati in bilico dopo il ko con la Virtus Entella
- 01:30 Esclusiva TA47ª Teremotata – L’emozione corre tra i sentieri del Monte Canto: un’avventura per tutti nel cuore di Terno d’Isola
- 01:15 Esclusiva TAAl Palaspirà di Spirano stasera e domani torna la Sagra del Tartufo e il grande party “Back to 70-80-90’s con degustazione Spiedo Bresciano
- 01:00 Probabili formazioniAtalanta-Lazio, le probabili formazioni
- 00:45 De Roon infiamma la notte nerazzurra: "Il vostro amore è la nostra forza. Con voi, un uomo in più in campo"
- 00:30 I Percassi: "Una serata straordinaria. La forza dell’Atalanta è la sua gente"
- 00:20 Esclusiva TATA - Colantuono celebra i 118 anni della Dea: "Orgoglioso di far parte della storia dell’Atalanta"
- 00:20 Esclusiva TATA - Simone Tiribocchi: "L’Atalanta nel cuore, questa festa è un sogno per tutta Bergamo"
- 00:05 Esclusiva TATA - Massimo Carrera emozionato alla festa della Dea: "Bergamo mi ha adottato, forza Atalanta!"
- 00:04 Esclusiva TATA - Luca Ariatti: "L’Atalanta è un sentimento che non passa mai, la squadra sta costruendo qualcosa di importante"
- 00:03 Esclusiva TAMagrin a TuttoAtalanta.com: "Solo la Dea poteva celebrare così la sua storia. Emozione unica tornare tra i tifosi"
- 00:01 Caniggia: "L’Atalanta ha scritto la storia, una vittoria che resterà per sempre"
- 00:00 VideoGasperini, videomessaggio ai tifosi dell’Atalanta: "Mi avete regalato una vita felice. L’affetto tra noi resterà per sempre"
- 22:58 Dea, i protagonisti di Dublino presenti alla festa: ecco la delegazione nerazzurra
- 22:41 VideoEcco la statua dell’Europa League: svelato il simbolo di Dublino davanti a migliaia di tifosi
- 22:08 Djimsiti e Raimondi infiammano la serata dei 118 anni: "Voi tifosi siete la nostra forza"
- 21:42 Patrizio Romano: "L’Atalanta è la nostra vita, la viviamo ogni giorno. Questa storia va tramandata"
- 21:36 Andrea Zambelli: "Questa Coppa è di chi ha scritto la storia della Curva Nord. Penso a chi non ha potuto viverla"
- 21:15 VideoAtalanta, una notte da leggenda: svelata la statua dell’Europa League e applausi per Bellini e Caniggia
- 21:02 Manzi, il regista di “Una vita da Dea”: "Siamo tutti di Bergamo, siamo tutti atalantini"
- 20:45 DirettaRivivi 118 ANNI DI DEA, FESTA STATUA PER BERGAMO CAMPIONE Frana Gomme Madone: segui il live
- 20:41 VideoL'abbraccio di Bergamo alla Dea, migliaia di tifosi nerazzurri presenti
- 20:15 Esclusiva TATA, FOTO - La festa dei 118 anni è già cominciata: volti storici, tifosi e la statua dell’Europa League illuminano Bergamo
- 19:59 Atalanta, 118 anni di storia: svelata la statua dell’Europa League e la mostra delle maglie storiche incanta Bergamo
- 19:33 Esclusiva TATissone a TA: "Gol al Milan e ricordi indelebili, l'Atalanta e questa città resterà sempre dentro di me"
- 19:02 Hateboer, nuova avventura in Francia: lascia il Rennes e vola al Lione
- 18:06 Gregucci: "Atalanta-Lazio, sfida tra due filosofie. Per Sarri sarà decisivo difendere con equilibrio"
- 18:00 Esclusiva TAMarilungo a TA: "Scartato a 13 anni, l’Atalanta è stata la mia rivincita più bella"
- 17:32 Sulemana: "A 11 anni ho lasciato casa per inseguire un sogno. La mia forza? Testa, famiglia e... geni della velocità"
- 17:00 Esclusiva TAAtalanta, 118 anni di orgoglio. La Dea che ha insegnato all’Europa come si sogna