Palestra: "All’Under 21 c’è unione e mentalità. A Cagliari cresco, ma l’Atalanta resta casa"

Sta vivendo mesi speciali Marco Palestra, esterno sinistro di scuola Atalanta oggi protagonista nel Cagliari di Pisacane e nella Nazionale Under 21 di Baldini. Cresciuto a Zingonia, l’esterno classe 2004 si è imposto per corsa, duttilità e maturità tattica, guadagnandosi in pochi mesi un posto da titolare sia in Sardegna che in azzurro.

IL GRUPPO AZZURRO – «Il nostro punto di forza è l’unione» ha raccontato Palestra a La Gazzetta dello Sport. «Ci troviamo benissimo l’uno con l’altro, siamo una bella squadra, sia a livello di gioco che di mentalità. Mister Baldini è bravissimo, in campo e fuori: ci parla tanto, ci fa capire dettagli importanti che ci aiutano a crescere».

UNA FASCIA DI POTENZA – La sua velocità è ormai un marchio di fabbrica: «Nei test con l’Atalanta ero tra i più veloci: solo Bellanova andava più forte di me. Sulla resistenza, invece, il migliore era Ederson. Giocare con entrambi i piedi è una dote che ho da sempre, ed è molto utile per cambiare gioco o rientrare sul piede debole».

GLI AVVERSARI CHE LO HANNO STUPITO – «In Serie A mi hanno impressionato Lautaro Martinez, Bastoni e Dimarco: l’Inter è la squadra che mi ha colpito di più per qualità e intensità. Ma allenarsi all’Atalanta con gente come Ederson e Lookman è una scuola di calcio: ti spingono a migliorare ogni giorno, sono davvero di un altro livello».

LA SCELTA DI CAGLIARI – «Avevo bisogno di giocare con continuità, di fare un anno intero in campo. A Cagliari si sta benissimo: i tifosi, i compagni, l’allenatore, tutti mi hanno accolto alla grande. Ho trovato un ambiente sereno, ideale per crescere e migliorarmi».

Per l’Atalanta, Palestra rappresenta un investimento a lungo termine e un prodotto della sua inesauribile fucina. Per il Cagliari, un colpo che sta già dando i suoi frutti. E per l’Italia Under 21, una freccia in più sulla corsia: giovane, veloce e con la testa giusta.