Un'Atalanta dai due volti, capace di incantare nelle notti di gala europee e di inciampare nelle domeniche di campionato. Per decifrare la schizofrenia di risultati che sta caratterizzando l'avvio di stagione nerazzurro, serve l'occhio clinico di chi quella fascia l'ha arata per anni. Cristian Zenoni, doppio ex della sfida di sabato ma con il cuore che batte forte a Bergamo, analizza il momento della Dea ai microfoni di Tuttocagliari.net, individuando nella gestione psicologica di Raffaele Palladino la chiave di volta per trasformare l'euforia di Champions in continuità in Serie A.

L'ONDA LUNGA DI COPPA – La vittoria contro il Chelsea non è stata solo un exploit sportivo, ma un vero e proprio booster emotivo. Zenoni non ha dubbi sull'impatto di quella notte: «La "sbornia" europea contro i Campioni del Mondo ha dato un grande slancio a tutto l'ambiente, soprattutto a livello mentale. Fare un risultato del genere non è pane quotidiano e avvicina sensibilmente il passaggio del turno». Se in campionato il percorso è stato finora ondivago, l'ex esterno vede il bicchiere mezzo pieno: «Si vede già la mano del nuovo allenatore. La squadra può solo migliorare: giocando, ritroverà l'entusiasmo dei giorni migliori».

LA METAMORFOSI MENTALE – Il passaggio da Juric a Palladino non è stato solo tattico, ma soprattutto psicologico. Zenoni individua nella "testa" il vero cambiamento: «Vedo i ragazzi più liberi mentalmente. Nel calcio la serenità è tutto: ti porta a giocare con disinvoltura e a rischiare quella giocata che, sotto pressione, non avresti mai tentato». Il merito va al nuovo tecnico: «Palladino è stato bravo a leggere lo stato d'animo dello spogliatoio, entrando nella testa dei giocatori senza aggiungere ulteriori pressioni. Ha apportato correttivi tattici, certo, ma il suo contributo più significativo finora è stato psicologico. La rosa è altamente competitiva e attrezzata per il quarto posto».

L'INSIDIA SARDA – Sabato arriva il Cagliari, un avversario che Zenoni definisce indecifrabile ma pericoloso, reduce dal colpo grosso contro la Roma. «Come l'Atalanta, anche loro non hanno ancora trovato la quadratura definitiva, ma sono imprevedibili», avverte l'ex difensore. «Non sai mai se faranno la partita della vita o se andranno sottotono, ma non stanno demeritando. Hanno tutte le carte in regola per centrare una salvezza tranquilla, magari "in panciolle"».

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Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 21:56
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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