Alla vigilia dell’esordio contro il Pisa, il nuovo tecnico nerazzurro Ivan Juric ha risposto alle domande dei media: tra emozioni personali, scelte tattiche e riflessioni sul caso Lookman. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com 

Mister Juric, domani debutta ufficialmente sulla panchina dell’Atalanta. Che sensazioni prova alla vigilia?
«Sono curioso, molto curioso. Ho un gruppo giovane, con tanta voglia di dimostrare e che ha lavorato durissimo in questi quaranta giorni. Voglio vederli all’opera, capire come reagiranno in una partita vera».

Il suo esordio coincide con il traguardo delle 250 panchine in Serie A e con la fine dell’era Gasperini. Avverte ansia per questa eredità?
«Onestamente, no. In questo momento non sento alcuna pressione. Lavorare con ragazzi freschi, che pensano solo a crescere e a fare bene, è la cosa che più mi stimola. Non mi guardo indietro, penso al presente».

Domenica è anche la vigilia del suo cinquantesimo compleanno: che regalo si aspetta dalla squadra?
«Vorrei vedere in campo ciò che ho osservato in allenamento: partecipazione, voglia di imparare, entusiasmo. Se giocheranno a mente libera, sarà una bella partita».

Che Pisa si aspetta all’esordio?
«Gilardino è un ottimo allenatore, le sue squadre sono sempre organizzate e difficili da affrontare. Difendono con attenzione ma non rinunciano a proporre gioco. Hanno fatto un buon precampionato, sono convinto che ci daranno filo da torcere».

Krstovic e Zalewski, appena arrivati, sono già pronti a scendere in campo?
«Sì, sia loro che gli altri nuovi acquisti hanno dimostrato subito grande disponibilità e voglia. Hanno lavorato bene e sono pronti: potrebbero giocare dall’inizio o entrare a gara in corso».

Ha dato un messaggio particolare alla squadra in vista di questo debutto?
«Nulla di speciale. Ho chiesto le stesse cose che ho sempre chiesto alle mie squadre: lavorare, crescere, creare un gruppo coeso tra giovani di prospettiva e giocatori più esperti. L’obiettivo è diventare una squadra che sta bene insieme».

Alcuni pronostici non inseriscono l’Atalanta tra le prime sei. Cosa risponde?
«Va bene così, preferisco che ci sottovalutino. Noi dobbiamo lavorare con umiltà e silenzio, dimostrare sul campo il nostro valore».

I tifosi hanno espresso sentimenti contrastanti sul caso Lookman, con striscioni davanti al centro sportivo. Qual è la sua posizione?
«Situazioni di questo tipo penalizzano soprattutto i tifosi, che vivono con passione e mettono il cuore. I club devono fare i loro interessi, i calciatori a volte prendono scelte discutibili, ma chi soffre davvero sono i sostenitori. Il mio pensiero va a loro».

Scamacca può partire titolare?
«Sì, può partire dall’inizio. Non è ancora al cento per cento, ma ha lavorato benissimo e lo considero pronto. Siamo soddisfatti del suo percorso».

Davanti ha tante soluzioni offensive. Pensa a più moduli possibili?
«Abbiamo giocatori diversi tra loro e possiamo variare. Ci sono due numeri 9 puri e diverse alternative sulle fasce e sulla trequarti. Questo ci permetterà di adattarci alle situazioni. Ma l’idea dei due centravanti insieme, al momento, non è nelle mie intenzioni».

Il livello del campionato si è alzato molto, almeno sulla carta. Qual è la sua impressione?
«Tutte le big si sono rinforzate, nessuna ha abbassato il livello. Sarà un campionato molto competitivo e stimolante. Sono curioso di vedere come riusciremo a misurarci con loro».

Che tipo di gara si aspetta contro il Pisa?
«Vorrei già vedere un passo avanti rispetto all’amichevole con la Juventus, soprattutto sul ritmo. Lì abbiamo sofferto nei momenti di intensità. Domani mi aspetto più velocità, più gioco, più continuità».

Juric non si nasconde: la sua Atalanta vuole correre, sorprendere e crescere. Senza ansia per il passato, ma con tanta curiosità per il futuro che comincia domani sera alla New Balance Arena. 

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Sezione: Primo Piano / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 15:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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