Pisa, Gilardino in conferenza: "Responsabilità piacevole, ci giochiamo la Serie A con coraggio"

Dopo 34 anni d’assenza, il Pisa torna in Serie A e lo fa domani sera (ore 20:45) nella cornice della New Balance Arena di Bergamo, contro l’Atalanta di Ivan Juric. Alla vigilia della sfida, Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa, affrontando i temi caldi del debutto: dalle emozioni dello spogliatoio alla forza dei tifosi, fino al mercato e alla gestione tattica. Alla vigilia del debutto contro l’Atalanta, il tecnico fissa i principi: umiltà, sacrificio e determinazione per restare nella massima serie. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com. 

Mister, come arriva la squadra a questo storico debutto?
«Abbiamo svolto una settimana di lavoro molto positiva. I ragazzi hanno mostrato determinazione, spirito di sacrificio e umiltà, qualità che ci devono accompagnare per tutta la stagione. Dopo 34 anni il Pisa torna in Serie A: è una responsabilità, certo, ma deve essere una responsabilità piacevole. Servirà affrontare il campionato come dei maratoneti: passo dopo passo, chilometro dopo chilometro. Per domani ho a disposizione quasi tutti, tranne Esteves, Lusuardi, Vural e Lind, fermato da un attacco influenzale».

L’Atalanta è un avversario di livello: cosa si aspetta dalla partita?
«Sappiamo di affrontare una squadra forte, solida e con una società alle spalle che dà continuità. Juric ha una filosofia simile a Gasperini, quindi ci troveremo di fronte un gruppo fisico, organizzato e che gioca tanti duelli individuali. Per noi conterà soprattutto l’interpretazione: occupazione degli spazi e capacità di adattarsi durante la gara».

Il mercato è ancora aperto: pensa già a nuovi innesti?
«Adesso non ha senso parlarne, sarebbe limitativo alla vigilia di una partita così importante. La testa è tutta sull’Atalanta. Dal giorno dopo valuteremo insieme alla società: con il direttore e la proprietà c’è condivisione quotidiana».

Quanto saranno importanti i tifosi in questa avventura?
«Fondamentali. I nostri tifosi sono parte integrante della squadra. A Bergamo saremo seguiti da mille persone: il loro sostegno sarà prezioso in casa e in trasferta. So quanto amano questa maglia e noi daremo tutto per onorarla in ogni partita».

Marin e altri giocatori esordiranno in Serie A con il Pisa. Che messaggio darà loro?
«È bellissimo avere uomini come Marin, che è qui da sette anni e ha vinto campionati in questa maglia. È un grande segnale di riconoscenza e responsabilità. A chi debutta dirò di viverla con serenità, trasformando i pronostici negativi in stimoli positivi. Per noi deve essere benzina».

Il Pisa parte con poche presenze in A: quanto peserà l’esperienza?
«La realtà dice che affrontiamo la massima serie con il gruppo storico della promozione, a cui si aggiungeranno gradualmente nuovi innesti. Ciò che conta è il desiderio di dimostrare di poter stare in questa categoria. Saranno fondamentali atteggiamento, voglia di soffrire e coraggio con la palla tra i piedi. Dobbiamo essere concreti e determinati».

Ha già deciso la gerarchia dei portieri? E quale sarà il ruolo di Tramoni?
«Domani in porta giocherà Semper. Tramoni, invece, può ricoprire più posizioni: mezzala, trequartista o seconda punta. In questo mese ha lavorato anche su compiti difensivi, dimostrando disponibilità totale».

La salvezza sarà un’impresa o un obiettivo alla portata?
«Sappiamo bene qual è il nostro percorso: sarà un campionato complicato, con due lotte distinte, chi per l’Europa e chi per restare in Serie A. Noi dobbiamo concentrarci sulla salvezza. Se ho scelto Pisa è perché credo fortemente che si possa raggiungere questo traguardo e lo voglio trasmettere ogni giorno ai ragazzi».

Quanto è importante gestire i cartellini in una rosa corta come la vostra?
«È un aspetto su cui dobbiamo crescere. Bisogna essere intelligenti, soprattutto quando si è già ammoniti. Ci vuole massima attenzione, senza perdere la nostra aggressività. Non possiamo permetterci di restare in dieci per leggerezze».

Per Gilardino l’esordio sarà prima di tutto una prova di carattere. Il Pisa ritrova la Serie A dopo oltre tre decenni e il tecnico non ha dubbi: serviranno cuore, sacrificio e compattezza per affrontare una stagione che si annuncia difficilissima, ma allo stesso tempo affascinante. Domani a Bergamo, inizia la sfida più bella.

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