La vicenda Lookman-Inter non è una semplice trattativa di mercato, ma una partita a scacchi giocata sul tavolo della ragionevolezza. In un'epoca calcistica dove il talento spesso viene venduto a cifre da capogiro, appare quasi surreale definire «eccessiva» la richiesta di 50 milioni da parte dell'Atalanta per il suo gioiello Ademola Lookman. Eppure qualcuno ancora storce il naso.

L'Atalanta ha impostato chiaramente le proprie condizioni fin dal principio: valutazione minima di 50 milioni, niente formule fantasiose né prestiti diluiti. Una presa di posizione che non è arroganza, bensì consapevolezza del valore assoluto di un giocatore che ha mostrato qualità fuori dal comune, capacità di incidere e margini di crescita ancora inesplorati, non per ultimo l'uomo di Dublino e dell'Europa League che rimane sui libri di storia. La proposta iniziale dell'Inter – 40 milioni dilazionati con obbligo di riscatto – è stata prontamente respinta, non certo per capriccio, ma perché semplicemente non congrua alla quotazione di uno dei calciatori più esplosivi del nostro campionato.

Già, perché nel calcio moderno i parametri di valutazione si sono evoluti rapidamente. Se da una parte assistiamo a trasferimenti da oltre 70 milioni per giocatori spesso non ancora affermati completamente sul grande palcoscenico, come si può contestare la richiesta bergamasca per un attaccante nel pieno della maturazione tecnica e agonistica, già protagonista in Serie A e con un potenziale certificato? 

Le cifre offerte recentemente dall'Inter – prima 40 milioni più 5 di bonus, poi il rilancio a 42 milioni più 3 di bonus – rappresentano certo uno sforzo, ma non colgono ancora appieno il valore intrinseco di un talento puro come Lookman, capace di spostare gli equilibri e le sorti di un match. Non si tratta di un semplice braccio di ferro economico, ma di una legittima e ponderata tutela del proprio patrimonio tecnico.

E allora ben venga la fermezza di Percassi e Pagliuca, che senza cedere a pressioni mediatiche o strategie di logoramento, tengono salda la barra del timone. L'Atalanta non ha urgenza di svendere, né tantomeno di scendere a compromessi. Sa che sul mercato, di calciatori come Ademola Lookman, ce ne sono davvero pochi. E quei pochi si pagano a peso d'oro, come è giusto che sia.

Chi ritiene eccessiva la richiesta bergamasca, evidentemente, non ha ancora compreso la realtà del mercato odierno. L'Atalanta, sì. E fa benissimo a non arretrare di un centimetro. Cinquanta milioni per Lookman? Sono pochi, altroché.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 luglio 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Casalino
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