Un nome di lusso, un'ipotesi affascinante e soprattutto concreta: l’Atalanta ha messo nel mirino Jonathan Rowe, esterno offensivo inglese classe 2003, reduce da una stagione in chiaroscuro con il Marsiglia, ma esploso definitivamente durante l’Europeo Under 21 vinto da protagonista assoluto con la maglia dei Tre Leoni.

COLPO DA EUROPEO - La rete decisiva realizzata in finale contro la Germania (3-2 al 92’) ha acceso definitivamente i riflettori sul talento nato a Wembley. Rowe, che contro la Spagna nei quarti aveva anche regalato un assist vincente, è il classico esterno che ama partire da sinistra, accentrarsi e cercare la conclusione con il destro. Un profilo ideale per il calcio aggressivo e verticale che Ivan Juric vuole proporre con continuità nella sua nuova Atalanta.

L’ARMA DI DE ZERBI - Nella scorsa stagione al Marsiglia, sotto la guida di Roberto De Zerbi, Rowe ha vissuto un campionato con numeri non impressionanti, appena 3 reti e 3 assist in 28 presenze complessive. Tuttavia, quasi tutte queste apparizioni (ben 22 su 28) sono avvenute partendo dalla panchina: l’inglese, infatti, è stato spesso utilizzato come elemento di rottura, capace di spaccare le partite con il suo cambio di passo e la sua freschezza atletica.

QUOTAZIONE IN CRESCITA - L’Atalanta, che in questo momento sta valutando con attenzione tutte le opzioni in attacco dopo la probabile partenza di Lookman, ha già sondato il terreno per Rowe. La valutazione del giocatore è salita oltre i 20 milioni, complice proprio la grande vetrina dell’Europeo Under 21 e l’investimento iniziale effettuato dal Marsiglia, che tra prestito e riscatto ha speso circa 16 milioni per portarlo in Francia dal Norwich.

MENTALITÀ E SACRIFICI - La storia personale di Rowe è quella di un talento cresciuto anche nelle difficoltà - descrive La Gazzetta dello Sport -. Appassionato fin da bambino, tanto da essere mascotte in una celebre sfida fra Inghilterra e Brasile del 2013, il ragazzo è stato in grado di affrontare e superare momenti delicati, come una complessa situazione familiare e la sindrome di Osgood-Schlatter, fastidioso problema fisico tipico dell’adolescenza. Una forza mentale che gli ha permesso di emergere e conquistare il palcoscenico europeo.

L’Atalanta, da sempre attenta al talento ma anche al carattere dei giocatori, vede in Rowe una grande opportunità per continuare a coltivare la propria filosofia calcistica: un investimento giovane e intrigante, in grado di far sognare Bergamo. Se partirà Lookman, dunque, Jonathan Rowe potrebbe diventare il nuovo uomo simbolo dell’attacco nerazzurro. Un affare da seguire molto attentamente.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 luglio 2025 alle 07:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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