L’Atalanta degli ultimi dieci anni ha costruito un’identità unica, conquistando un posto d’onore nel calcio mondiale. Un’epopea firmata Gian Piero Gasperini, un tecnico che non ha mai temuto di prendere decisioni impopolari per il bene della squadra. Tra queste, il doloroso addio a Papu Gomez, bandiera nerazzurra e protagonista dei successi recenti, dopo una lite che ha segnato la fine di una collaborazione gloriosa.
L’INIZIO DELLA FINE: LA LITE IN CHAMPIONS
È il 1° dicembre 2020, l’Atalanta affronta il Midtjylland in Champions League. La tensione è alta, e nell’intervallo Gasperini decide di apportare un cambio tattico cruciale: chiede a Gomez di spostarsi sulla fascia destra. L’argentino, però, si rifiuta di obbedire. Ne segue un acceso confronto negli spogliatoi, che culmina con l’esclusione del Papu nella ripresa. Gasperini, interrogato dai giornalisti, minimizza: “Non ero soddisfatto della sua prestazione”. Tuttavia, quel momento segna un punto di non ritorno.
LONTANO DAL GRUPPO: IL PAPU AI MARGINI
Dopo il confronto in Champions - riavvolge il nastro Gazzetta.it -, Gomez scivola progressivamente fuori dai piani dell’Atalanta. Non scende più in campo al Gewiss Stadium e viene relegato ad allenamenti individuali. La decisione, presa di comune accordo tra Gasperini e la dirigenza, porta il capitano nerazzurro a preparare l’addio. Sui social, il Papu lascia intendere che la verità non è ancora stata detta, mentre l’Atalanta impone un veto su eventuali trasferimenti a dirette concorrenti italiane.
UNA NUOVA AVVENTURA IN SPAGNA
Dopo settimane di speculazioni e offerte scartate, il Siviglia si fa avanti con determinazione. Il 22 gennaio 2021 il ds Monchi conferma l’interesse del club spagnolo, aprendo la strada a una trattativa intensa. L’Atalanta, inizialmente ferma sulla richiesta di 10 milioni di euro, accetta un’offerta di 8,5 milioni bonus compresi. Tre giorni prima della chiusura del mercato, l’addio è ufficiale: il Papu saluta Bergamo dopo sette stagioni indimenticabili per iniziare un nuovo capitolo in Liga.
RIFLESSIONI SUL FUTURO
L’addio di Gomez non è stato solo una questione tecnica, ma ha segnato il termine di un’epoca. La sua assenza ha richiesto all’Atalanta di reinventarsi, continuando comunque a brillare sotto la guida di Gasperini. A distanza di tempo, il rapporto tra i due sembra essersi chiarito, ma resta vivo il quesito su cosa sarebbe accaduto se avessero trovato un compromesso. Quel che è certo è che il Papu Gomez resterà per sempre nel cuore dei tifosi nerazzurri, come simbolo di un’Atalanta mai così grande.
UN LEGAME SPEZZATO MA INDELEBILE
La separazione tra Gomez e Gasperini è stata una lezione di pragmatismo calcistico: nonostante le difficoltà, entrambe le parti hanno trovato un nuovo equilibrio. L’Atalanta ha continuato a crescere, mentre il Papu ha lasciato un’eredità che va oltre i trofei. Un addio necessario, ma che non cancellerà mai i ricordi di un’era straordinaria.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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