Il Milan vince 0-3 in casa del Sassuolo (doppietta di Giroud, terzo gol firmato Kessié) e torna campione d’Italia a distanza di 11 anni!

Il Diavolo sistema la festa nel primo tempo
In una Reggio Emilia assediata dai tifosi del Diavolo e colorata di rossonero, Pioli si affida alle certezze e ripropone l’undici di sette giorni fa. La partenza, escludendo un tentativo di Berardi dalla lunga distanza, è un monologo rossonero purissimo: il Milan è affamato e inizia attaccando prepotentemente. Dopo grandi chance per Leao, Tomori e Saelemaekers, è Giroud a portare avanti i suoi e spianare la strada verso lo Scudetto, concludendo al meglio un’azione nata grazie ad un errore in impostazione del Sassuolo con Ayhan, rifinita da Leao e portata in rete con un mancino che passa sotto le gambe di Consigli da parte del francese. Il Diavolo ha ufficialmente aperto l’autostrada per la festa e a percorrerla a tutta velocità c’è sempre Leao. Chi se non lui? Il secondo assist di serata è destinato a Giroud, il terzo a Kessie per il mancino da fuori area che suggella al meglio il suo addio (per certi versi tratteggiato dalle polemiche) con destinazione Barcellona. Del Sassuolo minime tracce: i neroverdi si rendono pericolosi soprattutto da palla ferma, con Maignan che nel finale di frazione, salvando su Frattesi, dimostra come il premio di miglior portiere del campionato ricevuto nel pre-partita sia meritato.

Con la tavola apparecchiata, diventa solo attesa
Con una tavola così tanto imbandita e la saliva alla bocca con l’appetito che aumenta d’intensità all’avvicinarsi del bottino, l’unico rischio reale per il Milan è quello di rilassarsi eccessivamente, pur potendo contare sulla considerevole dote di quattro gol di scorta da difendere nei 45 minuti conclusivi: il mancino di Berardi in apertura di ripresa è senza dubbio un avvertimento. Niente di serio, avrebbe detto qualcuno in vena di citazioni: il Milan gestisce bene, abbassa i ritmi e non presta il fianco al Sassuolo. Ecco che a prendersi il centro della scena sono allora le emozioni, come quelle che governano l’ingresso di Ibrahimovic per la sua probabile ultima apparizione da punta rossonera. Un addio da campione d’Italia, il suo, a differenza di quelli di Peluso e Magnanelli con i neroverdi, comunque sentiti. Più il tempo scorre, più le briglie si sciolgono: a mettere alle spalle anche la scaramanzia ci pensa Pioli a otto dal novantesimo, infiammando i suoi tifosi sulle tribune. Aspettando e cercando il gol nostalgico di Ibrahimovic (trovato, ma annullato per fuorigioco) è invece Traoré ad andare più vicino di tutti al gol, con un palo che esalta per l’ennesima volta le doti di Maignan. C’è addirittura il recupero (2 minuti), ad allungare la festa di Pioli e della sua gente. Il Milan torna campione d’Italia, lo Scudetto è della Milano rossonera.

Sezione: Serie A / Data: Dom 22 maggio 2022 alle 19:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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