INTER-MILAN 5-1
(5' e 69' Mkhitaryan, 37' Thuram, 80' Calhanoglu, 90'+3 Frattesi; 57' Leao)

Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia

Sommer 6 - La solita difesa coriacea impedisce ancora di valutarlo in fondo, perché parate decisive non ne deve fare. Attento sulle uscite alte, preciso palla al piede.

Darmian 6 - Preferito a Pavard anche perché Leao lo conosce e l'ha pure annullato in passato. Col portoghese perde un solo duello in velocità, ma che rischia di riaprire la partita.

Acerbi 5,5 - L'ottimo avvio di stagionale di De Vrij vale ben poco, a fronte della fiducia illimitata del tecnico nei suoi confronti. Stavolta però paga dazio anche lui a Giroud: il francese ha davvero troppo spazio per costruire il momentaneo 2-1 di Leao. Un solo neo, ma grosso, nella sua serata.

Bastoni 6,5 - Capitan America sbatte sulle resistenze del 95 nerazzurro. Si sgancia meno del solito, concede praticamente zero a Pulisic e pure Chukwueze. Esce perché ammonito. (Dal 74' De Vrij -).

Dumfries 7 - Grande protagonista con l'Olanda durante la sosta, riporta in Serie A la verve oranje. Anche Theo deve preoccuparsi di lui, serve il pallone che porta al momentaneo 2-0.

Barella 6,5 - Spesso e volentieri sull'esterno, anche per contenere la catena più pericolosa del Milan. Non sempre al centro dell'azione; Reinjders, però, scompare dai radar del gioco e della serata. (Dal 64' Frattesi 7 - Il popolo lo reclama al posto di Mkhitaryan, Inzaghi manda un messaggio chiaro. È presto, per vedere il sardo e il romano insieme. Meglio di Barella, nel complesso: da un suo cambio di gioco i presupposti del 3-1, nel finale manda in visibilio la curva nerazzurra).

Calhanoglu 7 - Non esattamente il più amato dai suoi ex sostenitori. Ordinato ai tratti del compitino per buone parti della gara, nel finale è freddo dal dischetto: segna un rigore pesante, perché chiude definitivamente il derby. (Dall'81' Asllani s.v.).

Mkhitaryan 8 - Mezza Italia invoca Frattesi, Inzaghi punta su di lui e padre tempo è molto rapido nell'esecuzione: in gol dopo cinque minuti. Ribadisce il concetto nel secondo tempo, quando assicura il doppio vantaggio ai suoi. Nel finale, offre un ciocciolatino che proprio l'ex Sassuolo scarta in rete. Titolarissimo, da oggi ancora di più.

Dimarco 6,5 - Il suo zampino, nei pericoli per la difesa del Milan, c'è spesso e volentieri. Da un tiro sporco nasce la rete di Mkhitaryan, poi s'affloscia. E all'ora di gioco, come al solito, la carrozza diventa una zucca. (Dal 64' Carlos Augusto 6 - Un altro che ruberà tanti minuti al titolare. Spinge e cerca di mettersi in mostra).

Thuram 8 - Quando lo punta, Kjaer sente tutte le generazioni che separano i due. È Thiaw, però, che naufraga completamente sotto il suo strapotere: prima gli ruba il pallone da cui nasce il vantaggio nerazzurro, poi lo porta a spasso e si inventa il 2-0 alla Del Piero. Al quale, cresciuto tra Parma e Torino, quando segreto da bambino l'avrà pur chiesto. Lezione imparata, standing ovation meritata. (Dal 64' Arnautovic 6,5 - Una sventola dalla distanza a preoccupare Maignan).

Lautaro 7,5 - Non segna. E porta a casa "solo" un assist. Però tre reti su cinque nascono da un suo lancio, un suo passaggio, un rigore procurato. E allora viene da dire che c'è sempre, anche quando non finisce nel tabellino dei marcatori. Il solito Toro, nonostante la Bolivia, la Paz, i viaggi intercontinentali.

Simone Inzaghi 8 - Il tempo è galantuomo, all'occasione pure piuttosto rapido e generoso. Manda in campo i “suoi” e porta a casa il quinto derby consecutivo: nessun allenatore dell'Inter ci era mai riuscito. Incarta Pioli con le armi con le quali l'ha sempre fatto nelle ultime occasioni: porta a casa una vittoria pesantissima, non tanto per lo scudetto che è ancora un traguardo molto, ma perché rinforza le certezze di questa Inter. E adesso può divertirsi in Champions, pure con i nuovi arrivi.

Le pagelle del Milan - A cura di Paolo Lora Lamia

Maignan 6 - Sui 5 gol dell'Inter non ha grosse responsabilità. In qualche caso evita che il punteggio sia più ampio.

Calabria 5 - Non spinge con grande continuità sulla destra, soffrendo nei momenti momenti in cui Dimarco si fa vedere nella sua zona. Dal 76' Florenzi sv.

Kjaer 5 - Meno in difficoltà rispetto a Thiaw, ma comunque in sofferenza contro il veloce e letale attacco interista.

Thiaw 4 - Partita letteralmente da incubo per il centrale, che soprattutto nel primo tempo esce con le ossa rotte dal duello con Thuram. Su entrambi i gol interisti, perde la sfida con il francese. Il peggiore dei suoi.

Theo Hernandez 5,5 - Tra i pochi che provano a creare qualcosa. Risulta tra i meno peggio nell'undici di Pioli, ma è da segnalare in negativo il fallo da rigore su Lautaro.

Loftus-Cheek 5,5 - Del trio milanista in mediana è quello che si propone di più in avanti, pur non giocando sempre il pallone con la necessaria precisione. Dall'86' Musah sv.

Krunic 5 - Dovrebbe fungere da schermo davanti alla difesa, ma non risulta efficace al punto giusto in questo compito.

Reijnders 4,5 - Brilla poco in mezzo al campo, perché soffre la fisicità dei centrocampisti di Inzaghi ma anche perché non viene cercato molto dal resto della squadra. Dal 76' Jovic sv.

Pulisic 5 - La sorpresa delle prime giornate non risulta altrettanto convincente nella stracittadina. Opaco sia in fase di rifinitura che di conclusione. Dal 56' Chukwueze 5,5 - Una conclusione nel recupero murata da Acerbi e poco altro dal suo ingresso in campo.

Giroud 5,5 - Giornata difficile per il francese, poco servito dai compagni e che ha vita dura contro il trio difensivo interista. Di positivo che l'assist per il gol di Leao. Dal 76' Okafor sv.

Leao 6 - Si accende solo nella ripresa, quando segna il gol che riaccende le speranze del Milan. Nel complesso, non risulta il protagonista in linea con le attese.

Stefano Pioli 4 - Chiude un 2023 da incubo a livello di derby, con il peggiore sul piano del punteggio. Squadra incapace di pungere in avanti con continuità e in costante balia delle letali manovre nerazzurre.

Sezione: Serie A / Data: Dom 17 settembre 2023 alle 06:49
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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