Nel giorno più triste per il calcio bergamasco, tra le tante voci che ricordano Oliviero Garlini, quella di Glenn Stromberg arriva dritta al cuore. L’ex capitano dell’Atalanta ha scelto parole cariche di affetto e nostalgia per omaggiare l'attaccante scomparso ieri, rievocando dettagli inediti di un giocatore che non si limitava a segnare gol spettacolari, ma sapeva anche conquistare chiunque con la sua semplicità.

UN LEGAME RIMASTO FORTE – Stromberg ha ricordato a L'Eco di Bergamo la natura autentica del suo rapporto con Garlini, un'amicizia che il tempo non ha mai scalfito. «Ultimamente avevo preso l’abitudine di inviargli piccoli video delle partite che guardavo, era il mio modo per fargli sentire che ero vicino anche quando eravamo lontani. La sua perdita mi addolora immensamente».

UOMO DI GRUPPO – La forza di Oliviero Garlini non era solo nei gol, ma soprattutto nel modo di essere. «Era una persona estremamente semplice e genuina», racconta Stromberg con una vena di malinconia. «Era molto legato al territorio, tanto che non parlava mai italiano: preferiva il dialetto, perché così poteva essere sempre se stesso». Una testimonianza sincera che rivela come Garlini fosse apprezzato anche fuori dal campo, uomo di spogliatoio capace di stringere rapporti autentici.

GOL INDIMENTICABILI – Tecnica e potenza caratterizzavano il bomber bergamasco: «Di testa era incredibile. Nonostante non avesse una statura imponente, saltava come una molla», prosegue Stromberg. Ma ciò che resta impresso nella memoria dell’ex compagno sono soprattutto le sue acrobazie in campo: «Quando si esibiva nelle sue celebri rovesciate in bicicletta, il pallone diventava imprendibile per qualsiasi portiere. E se giocavi a calcio-tennis e lo avevi in squadra, la vittoria era assicurata».

UN CARATTERE INDIMENTICABILE – Stromberg conclude il suo tributo mettendo in risalto il lato umano di Garlini: «Era un combattente, un trascinatore vero. Affrontarlo in allenamento era un’impresa, in partita era incontenibile. Ma era soprattutto un uomo dalla personalità straordinaria, amato da tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo davvero».

Se ne va un campione, ma soprattutto una persona autentica che lascia ricordi indelebili in chi lo ha conosciuto. Nelle parole di Stromberg vive il ritratto di un amico che Bergamo, e tutto il calcio, non potranno mai dimenticare.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 09 maggio 2025 alle 12:06
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print