Se qualcuno sperava che l'aria continentale potesse fungere da ossigeno per una Fiorentina in apnea, la trasferta di Losanna ha fornito la risposta più crudele possibile. Nessuna reazione, nessun orgoglio, solo un encefalogramma piatto che certifica la crisi profonda di una squadra smarrita. In Svizzera non perde solo la formazione viola, umiliata dall'ottava forza del campionato elvetico, ma perde la logica di un progetto tecnico che ora scricchiola paurosamente. Il gol di Sigua nella ripresa è la pietra tombale su una qualificazione diretta che era alla portata e che ora costringerà i toscani alle forche caudine dei playoff.

SPAREGGI E RIMPIANTI – Il verdetto del campo è una sentenza amara: quindicesimo posto nel girone unico di Conference League. Tradotto, significa niente ottavi diretti e un turno supplementare di sofferenza contro una tra Jagiellonia e Omonia Nicosia. Ma più dell'avversario, a preoccupare è l'atteggiamento. La squadra ha scelto, più o meno consapevolmente, di non scendere in campo, offrendo una prestazione rinunciataria che ha fatto infuriare i tifosi giunti fin lì e, soprattutto, il tecnico Paolo Vanoli.

LO SFOGO DI VANOLI: ARIA DI EPURAZIONE – Nel post-partita, l'allenatore non ha usato giri di parole, preannunciando una resa dei conti interna in vista della sessione invernale. «Mi aspettavo una risposta diversa da chi giocava poco», ha tuonato Vanoli, spostando poi il mirino sul mercato. «Se non ci sarà una reazione neanche domenica, ci sarà il mercato di gennaio: in quel momento guarderemo in faccia i giocatori che non vogliono lottare». Un messaggio chiaro: chi non ha il coltello tra i denti può fare le valigie. Il tecnico si è assunto le sue colpe («Mi aspettavo di più anche da me»), ma ha sottolineato la gravità del momento psicologico: «La situazione pesa e la vediamo dai semplici passaggi. Dobbiamo avere forza ed energia, arrivati a questo punto qualcosa dobbiamo stravolgere per liberare la mente».

LA REALISMO DELLA SALVEZZA – Le parole del mister disegnano uno scenario drammatico anche per il campionato. Dimenticate i sogni di gloria, l'imperativo ora è guardarsi alle spalle. «I ragazzi devono stare tranquilli e pensare alla lotta per la salvezza e a domenica, una gara decisiva». Un bagno di umiltà forzato per un gruppo che, dopo la vittoria in Conference e la buona prova col Verona, sembrava in ripresa e invece è ricaduto nei suoi fantasmi.

IL GIALLO DELLA FASCIA: MANDRAGORA CHIARISCE – Come se non bastasse il risultato, a surriscaldare gli animi ci ha pensato un episodio equivoco al momento dell'ingresso in campo di Rolando Mandragora. Ricevuta la fascia di capitano da Edin Dzeko, il centrocampista è sembrato gettarla a terra con stizza prima che questa finisse sul braccio di Pablo Marì. Un gesto che ha scatenato immediate polemiche, prontamente sedate dallo stesso giocatore ai microfoni di Sky Sport. «Se ho gettato la fascia a terra? Assolutamente no», ha chiarito Mandragora, mettendoci la faccia. «Ci tenevo a venire qui per spiegare. Dzeko mi ha dato la fascia e per accelerare l'ho lanciata verso Pablo Marì, che era il vice e risultava in distinta, ma è caduta. Non mi permetterei mai di fare un gesto del genere».

Tra equivoci, prestazioni incolori e minacce di rivoluzione, Firenze ribolle. La domenica che sta per arrivare non sarà una semplice partita di campionato, ma l'ultimo appello per evitare che la stagione viola naufraghi definitivamente prima ancora di arrivare al giro di boa.

IL TABELLINO

LOSANNA-FIORENTINA 1-0 (p.t. 0-0)
58’ Sigua (L)

LOSANNA (4-3-1-2)
Letica; Soppy, Mouanga, Sow, Fofana (86’ Abdallah); Sigua (70’ Custodio), Roche, Butler-Oyedeji (78’ Poaty); Lekoueiry; Bair, Kana-Biyik (70’ Ajdini).
A disp.: Castella, Lippo, Ndiaye, Bittarelli, Okoh, Lachhab, Traore, Franchi.
All.: Zeidler.

FIORENTINA (3-5-2)
Martinelli; Pongracic, Pablo Marì, Viti; Kouadio (83’ Dodo), Richardson (70’ Mandragora), Nicolussi Caviglia, Sohm, Kouamé (55’ Fortini); Piccoli (70’ Kean), Dzeko (70’ Gudmundsson).
A disp.: De Gea, Lezzerini, Ranieri, Comuzzo, Kospo, Fagioli, Parisi.
All.: Vanoli.

Arbitro: D’Hondt (Belgio).
VAR: Boterberg (Belgio).

NOTE: Ammoniti: Lekoueiry (L), Kean (F), Fortini (F). Possesso palla 46,2%-53,8%. Tiri in porta 4-3. Angoli 6-6. Recuperi: p.t. 3’; s.t. 5’. Spettatori 11.971.

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Sezione: Conference League / Data: Ven 19 dicembre 2025 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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