E dieci. Se all'ultima sosta l'Inter era arrivata da inseguitrice, con tanti fantasmi nella testa dopo il pari interno contro il Bologna, questa volta i nerazzurri di Simone Inzaghi non sbagliano e confermano la sensazione che qualcosa sia definitivamente scattato nella testa di Lautaro & Company. Decima vittoria consecutiva per l'attuale capolista del campionato di Serie A, quella che serve per operare il controsorpasso sulla Juventus in vetta e accendere ancora di più il derby d'Italia in programma alla ripresa. A San Siro fa bella figura, come al solito, ma perde il Frosinone: finisce 2-0, la gara cambia rotta e storia a cavallo dell'intervallo. Un golazo di Federico Dimarco e il rigore trasformato da Hakan Calhanoglu consentono ai vicecampioni d'Europa in carica di mettere in discesa una partita molto temuta, perché quando serviva vincere non sempre l'Inter l'ha fatto e perché la squadra di Eusebio Di Francesco, brillante e frizzante, si è finora meritata i galloni di rivelazione del campionato. Bella impressione confermata anche alla Scala del calcio, ma questa Inter è più matura e solida che mai: ottavo clean sheet su dodici giornate di campionato, decimo stagionale. Dove non arriva il gioco, ci pensano gli episodi e questa non è una debolezza ma la forza di chi ha il vento in poppa e scopre nel suo arsenale tante armi diverse per arrivare al risultato. Allo Stadium sarà, e non succede da un po' di tempo, una gara che può valere lo scudetto.
Un capolavoro di Dimarco decide il primo tempo. Avvio ad armi pari, col Frosinone frizzante come al solito che se la gioca a testa alta contro l'Inter. I nerazzurri, comunque, creano le principali occasioni, compresa una conclusione a botta sicura di Lautaro, neutralizzata con una gran parata da Turati, tifoso nerazzurro oggi al Meazza in veste di avversario. Col passare dei minuti, l'equilibrio sembra destinato a regnare sovrano, nonostante il gap anagrafico e tecnico fra le due squadre. A rimarcare la differenza, ci pensa il gioiello di Dimarco che chiude il primo tempo e sblocca la partita: non è chiaro se per decisione o per errore, l'esterno sinistro s'inventa un tiro morbido da cinquanta metri che prende di sorpresa il portiere frusinate. San Siro ai suoi piedi, l'Inter ringrazia: 1-0 all'intervallo.
Calha chiude i discorsi. La ripresa si apre sempre nel segno dell'Inter: Thuram arriva in area, Monterisi lo stende e Dionisi indica il dischetto. Infallibile, Calhanoglu segna il quinto gol della sua stagione. Di Francesco, che nel primo tempo ha perso l'equilibratore Mazzitelli, corre ai ripari: dentro Ibrahimovic e Cheddira. È proprio il marocchino a sfiorare il gol: solo il palo dice no all'ex Bari, innescato da Soulé. Ci pensa Sommer, invece, a disinnescare il tentativo dalla distanza di Marchizza. È uno degli ultimi acuti dei ciociari, mentre San Siro ritrova alcuni protagonisti: entrano in campo Arnautovic e Sensi, applausi a scena aperta per Thuram e Calhanoglu. Nel finale, c'è spazio anche per un gol divorato da Lautaro: il 3-0 sarebbe stato troppo per un Frosinone comunque battagliero sino all'ultimo.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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