All’Udinese basta De Paul: Roma battuta 1-0 con gol dell’argentino.
Buona la prima, per l’Udinese di Davide Nicola. I bianconeri, senza Lasagna rimasto in panchina per tutta la partita, battono 1-0 la Roma. Decide un gol di Rodrigo De Paul, il sesto in questo campionato. Friulani non certo spettacolari ma pratici e vicini anche al 2-0, sprecato in più di un’occasione. Male i giallorossi: molto statici, mai pericolosi, incapaci di svegliarsi anche dopo il colpo subito. Martedì c’è il Real Madrid: urge una strigliata alla squadra. E recuperare Lorenzo Pellegrini, uscito dolorante a dieci minuti dal 90’.
IL SABATO DI NICOLA SENZA LASAGNA -
Alla lettura delle formazioni ufficiali, la sorpresa autentica è nelle fila dell’Udinese: Nicola sceglie di lasciare fuori Kevin Lasagna, solo due gol in stagione e le difficoltà con l’Italia nell’ultima uscita. Coppia d’attacco tutta argentina con De Paul e Pussetto, in un modulo che a dirla tutta ricorda molto l’ultima Udinese schierata da Julio Velazquez. La Roma risponde con Schick centravanti al posto di Dzeko: turnover per Di Francesco, che in difesa schiera Santon come terzino destro e affida la fascia da capitano a Fazio. In porta va Mirante: Olsen neanche in panchina per un affaticamento muscolare rimediato nell’allenamento di ieri.
UDINESE SCHIACCIATA, EL SHA PRENDE LA MIRA -
Più che un 3-5-1-1 o un 4-4-1-1, il modulo di Nicola si rivela una sorta di 5-5-0, almeno nei minuti iniziali della partita. Squadra molto schiacciata, sempre nella sua trequarti, senza grossi sbocchi offensivi, neanche in ripartenza. La Roma fatica a manovrare al centro, con la coppia Nzonzi-Cristante non esattamente a suo agio nel costruire la manovra. Molto meglio sulle fasce, sia a destra che a sinistra. Il più pimpante è El Shaarawy, che in un paio di occasioni prova il marchio di fabbrica: mossa a rientrare da sinistra e tiro a giro col destro. Palla lontanissima dalla porta di Musso, in entrambi i casi.
DOMINIO STERILE E RETI BIANCHE AL 45' -
Schick dà segni di vita dopo la mezz’ora, prima deviando debolmente con la testa, poi sempre in incornata impegnando Musso. Il portiere argentino dell’Udinese è attento sui pochi palloni che arrivano dalle sue parti, per lo più sugli sviluppi di palle inattive. La Roma, molto statica, non riesce a rompere le righe avversarie, serrate fino al parossismo. L’ennesima conferma che il possesso palla fine a se stesso non porta lontano: i giallorossi rientrano negli spogliatoi con il 78% in questa statistica, ma senza essersi mai avvicinati in modo concreto alla rete. L’Udinese porta a casa quello che sembra essere il comandamento unico di questo avvio dell’era Nicola: primo non prenderle. Da segnalare, cori inneggianti al Vesuvio: deprecabili in ogni contesto, ma nello specifico sfugge il senso, francamente, di doverli ascoltare nel corso di Udinese-Roma.
C’È SOLO DE PAUL, MA BASTA -
Unico a provarci dei suoi sin dal primo minuto, è inevitabilmente Rodrigo De Paul a svegliare l’Udinese e sbloccare il match. Fa (quasi) tutto lui: si conquista una rimessa laterale sulla sinistra, che viene battuta verso Pussetto. Tacco di quest’ultimo a favorire l’inserimento dello stesso De Paul, che buca la morbida difesa giallorossa e batte Mirante. Dopo quasi un’ora di Roma, è 1-0 Udinese. Nel senso, inevitabilmente, del suo giocatore migliore.
PUSSETTO INGENUO -
Pochi minuti dopo il vantaggio, l’Udinese va vicinissima al raddoppio sempre sull’asse De Paul-Pussetto: in questo caso è il numero 10 a servire con una bella sventagliata dalla sinistra la corsa del compagno. Molto ingenuo, in questo caso, perché alle sue spalle sarebbe sbucato in posizione propizia Stryger Larsen: Pussetto invece sceglie di controllare e qualora non bastassero i dubbi sulla regolarità della sua posizione, controlla anche con la mano. Nulla di fatto, gol annullato grazie all’intervento del VAR.
DI FRA SCHIERA L’ARTIGLIERIA -
Il gol subito e la paura per il raddoppio sfiorato da parte dell’Udinese non sembrano svegliare la Roma, che continua a fare una fatica bestiale nel dare velocità alla propria manovra in verticale. Così Di Francesco prova a giocarsi i propri assi: fuori uno spento Schick e uno spentissimo Kluivert, dentro Dzeko e Under nel giro di cinque minuti. La sveglia non arriva, a differenza del terzo cambio, ma non per scelta: a dieci minuti dalla fine si fa male Pellegrini. Martedì c’è il Real, e anche oggi il numero 7 è stato il migliore dei giallorossi.
LA ROMA CI PROVA MA NON CI CREDE. L’UDINESE DIFENDE IL VANTAGGIO -
Anche i cambi non svoltano la partita dei giallorossi, che continuano a tenere palla più per forza di inerzia che per altro. Dzeko non prende la squadra sulle spalle, Under dimostra più vitalità di Kluivert, ma era abbastanza prevedibile e comunque non arrivano risultati concreti. L’Udinese fa quel che ha fatto per tutta la partita, a eccezione dei dieci minuti in cui ha trovato vantaggio e raddoppio annullato: si difende e rischia poco. Basta e avanza, per la prima vittoria dell’era Nicola.
Il tabellino -
UDINESE-ROMA 1-0 (54’ De Paul)
Ammoniti: 64’ De Paul, 65’ Behrami nell’Udinese.
UDINESE (4-4-1-1): Musso; Stryger Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck, Samir (dal 70’ Pezzella); Ter Avest, Fofana, Mandragora, Behrami; De Paul (dal 79’ Machis); Pussetto (dal 90’ + 4 D’Alessandro). Allenatore: Nicola.
ROMA (4-2-3-1): Mirante; Santon, Fazio, Jesus, Kolarov; Nzonzi, Cristante; Kluivert (dal 65’ Under), Pellegrini (dal 79’ Zaniolo), El Shaarawy; Schick. Allenatore: Di Francesco.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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