Per la Juventus l’unica cosa positiva è il risultato, con questo pareggio e il Milan senza Ibra, Hernandez e Castillejo squalificati nel ritorno, la finale di coppa Italia è in tasca.
Di tutto il resto però non torna niente, la situazione per i bianconeri ora è decisamente allarmante. Un allarme sempre più rosso a dieci giorni dalla sfida di Champions con il Lione, a due settimane dallo scontro diretto con l’Inter in campionato.
Ieri sera il Milan ha giocato ad alta intensità per tutta la partita, ha creato occasioni, ha segnato con Rebic e anche in dieci ha preso gol solo a tempo scaduto su uno dei tanti rigori inesistenti fischiati quest’anno per fallo di mano in virtù di una regola cambiata e mal interpretata. La regola andrà modificata o qualche braccio andrà amputato: fate voi. In questa occasione però, è indubbio, l’arbitro ha sbagliato anche dopo aver guardato il monitor del Var. Il movimento di Calabria è congruo, Rizzoli in occasioni simili era stato chiaro. Concludendo, forse solo Valeri è stato peggio della Juve. In precedenza, infatti, c’era un rigore su Cuadrado che l’arbitro non ha fischiato e non è andato neppure a riguardare.
Ma tornando alla prestazione dei bianconeri, la Juve è senza gioco e atleticamente svuotata. Sembra senza energie fisiche e mentali, in piena involuzione.
Che succede?
E’ questo l’interrogativo che gira da giorni nelle stanze del palazzo bianconero senza avere risposte. Le sconfitte in campionato con Napoli e Verona, diverse prestazioni incerte, hanno lasciato il segno, ma quello che preoccupa di più è la mancanza di reazione. Non è da Juve. Mai vista una squadra bianconera incapace di tirare fuori il carattere, di vincere partite sporche. Forse la ricerca dei meccanismi sarriani ha fatto perdere l’identità caratteriale a un gruppo fondato sul carattere.
E allora ci chiediamo: siamo davanti a una crisi di rigetto di Sarri, delle sue idee di calcio e dei suoi sistemi di allenamento o si tratta soltanto di una crisi passeggera che potrebbe essere normale nell’arco di una stagione?
Questa è la domanda delle domande che forse Agnelli ha fatto proprio a Sarri nella ormai famosa cena dell’altra sera. Le risposte non ci sono, si aspettano dal campo e se le indicazioni arrivate ieri sera sono giuste, la situazione sta addirittura peggiorando. Non s’è mai visto un gioco fluido, è chiaro che la squadra sta cercando di fare delle cose, gioca di prima, palla avanti e palla indietro, prova il pressing alto, ma non funziona quello che si vorrebbe fare o funziona molto poco. Il ritmo è basso, la convinzione scarsa.
La sensazione è che la squadra non creda in quello che fa e in questo contesto è difficile anche valutare le prestazioni individuali. Non salvo nessuno, forse Dybala, Buffon e Ronaldo per la rovesciata che ha procurato il rigore. Per il resto c’è anche qualche situazione di involuzione come con Matuidi (soprattutto) e Pjanic, equivoci come Ramsey, ritorni indietro come DeLigt. L’unica cosa che può far pensare positivo i dirigenti bianconeri è la situazione del Chelsea di Sarri che un anno fa ha avuto problemi simili, salvo poi ripartire in primavera e andare a vincere l’Europa League.
E’ un problema di preparazione atletica?
Agnelli & C. lo sperano perché gli impegni decisivi sono alle porte.
Che fare?
Ai bianconeri non resta che sperare nel contributo dei senatori che conoscono l’ambiente e del carisma di campioni alla Ronaldo. Ma senza un gioco che funziona anche i campioni fanno fatica e s’è visto.
E’ anche vero che a volte basta poco per uscire da situazioni del genere, ma il momento è arrivato.
Ovvio che nel mirino ci sia Sarri. Anche se Paratici ieri sera ha ribadito la totale fiducia per il presente e per il futuro, se la Juve non tornerà almeno sui livelli dell’autunno e non chiuderà la stagione in crescendo, sarà difficile confermare l’allenatore. Vincere il nono campionato di fila non basterebbe a nessuno, soltanto la Champions vorrebbe dire conferma automatica.
Qualcuno ha ipotizzato il ritorno immediato di Allegri che, come sappiamo, è ancora sotto contratto. Scordatevelo. Vi immaginate Agnelli che torna sulle sue decisioni e ammette il fallimento di un’idea che doveva essere rivoluzionaria e avrebbero dovuto migliorare la Juve? Mai e poi mai. Caso mai, di sicuro si sta tornando a pensare a Guardiola. L’anno scorso vi abbiamo raccontato di un lavoro iniziato più o meno di questi tempi che però non è bastato a portare a Torino l’allenatore del City. Poi fu preso Sarri. Quello che fu negato aspramente allora da molti, oggi viene ammesso e dato per scontato anche dai negazionisti di un anno fa. Tutto torna. E forse arriverà davvero, ora Guardiola che non è più all’apice del suo rapporto con gli inglesi e può liberarsi. L’idea, ovvio, c’è. Sull’evoluzione tutto dipenderà dai risultati, ma la precarietà del futuro di Sarri è evidente e non serve andare a lavorare alle Poste per capirlo. Al di là del campo, del gioco e dei risultati, sta montando proprio l’idea che Sarri non sia in sintonia con la Juventus, il suo mondo e la sua storia. E questa è la cosa più grave…
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Calciomercato
Altre notizie
- 14:00 Lecce-Como tra salvezza ed Europa
- 13:30 Torino col Cagliari per il tris
- 13:22 DirettaPalladino in conferenza: "I tabù sono fatti per essere abbattuti, voglio un'Atalanta versione Rambo"
- 13:15 Tardini bloccato, vince la paura: Parma e Fiorentina vanno al riposo senza graffi
- 13:00 DirettaInter, Chivu in conferenza: "L'Atalanta di Palladino non perdona, serve coraggio per uscire dalla gabbia"
- 12:45 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Facchetti Jr: "Cresciuto nel vivaio della Dea, ma il cuore è interista. L'Atalanta deve superare il post-Gasperini. Su Carnesecchi..."
- 12:30 Parma-Fiorentina, le formazioni ufficiali
- 12:15 ZingoniaScamacca leader totale: dai gol "sporchi" all'urlo Social, è lui l'anima della nuova Dea
- 12:15 Calciomercato DeaSamardzic, sirene d'addio a gennaio? L'indiscrezione: "L'entourage lo propone a Napoli e Lazio"
- 11:45 Parma-Fiorentina apre l'ultima del 2025
- 11:30 Tabù Inter, sette anni di incubi: Palladino cerca l'esorcismo perfetto
- 11:15 Dea, il futuro in nove giorni: un trittico di fuoco per misurare la febbre europea
- 10:30 Calciomercato DeaCagliari in emergenza, spesa a Bergamo: nel mirino Maldini e Brescianini. L'asse con la Dea si scalda
- 10:00 Atalanta-Inter, Palladino sfida Chivu: tutte le info per seguire il match
- 09:00 L'Inter ricarica l'arma letale: a Bergamo torna la "ThuLa" per scacciare la crisi del terzo anno
- 08:45 Calciomercato DeaLa cura Palladino funziona ma il mercato incombe: Krstovic rischia il taglio, spunta la pista Pinamonti
- 08:30 Lookman, il grande assente che fa rumore: l'urlo dall'Africa e quel destino incrociato con l'Inter
- 08:30 Caos Roma verso la Dea: l'ex Gasp perde il capitano, ma ritrova i gol di Dovbyk
- 07:45 ZingoniaAtalanta, scocca l'ora della verità: tre rebus tattici per Palladino nella notte dell'Inter
- 07:00 Palladino e il teorema dell'anti-Inter: a caccia del tris perfetto per chiudere il cerchio
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Inter, Palestra apre la lista"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "«Vinci, Juve! Sei il meglio»"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Maignan verso il sì"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Atalanta, sfida alla capolista per ribaltare le statistiche"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Per l'ultima del 2025 domani l'Atalanta sfida il tabù Inter"
- 06:32 Serie C, gir. C - 20ª giornata / Così in campo dal 3 gennaio
- 06:30 Serie D, gir. B - 18ª giornata / Così in campo il 4 gennaio
- 06:19 Eccellenza, 18ª giornata / Così in campo l'11 gennaio
- 06:18 Promozione, 16ª giornata / Così in campo l'11 gennaio
- 06:17 1° Categoria, 16ª giornata / Così in campo l'11 gennaio
- 06:16 2° Categoria, 16ª giornata / Risultati e classifiche aggiornate
- 06:15 3° Categoria, 14ª giornata / Così in campo l'11 gennaio
- 01:00 Calciomercato oggi: Amorim gela Roma e Napoli, la Juve prepara la rivoluzione sulle fasce
- 00:45 Calciomercato DeaIntrigo Palestra: l'Inter bussa, la Dea studia la mossa a tre sponde
- 00:30 Probabili formazioniAtalanta-Inter, le probabili formazioni
- 00:00 L'avvertimento di Percassi e quei 124 milioni sul piatto: quando spendere tanto non basta per volare
- 00:00 UfficialeCalciomercato invernale, ci siamo: si parte il 2 gennaio, stop il 2 febbraio
- 22:00 Clamoroso in Serie D, si attende solo l'ufficialità e la classifica si riscrive a tavolino: Folgore Caratese in fuga sul Chievo
- 21:30 Scamacca e quel conto aperto con l'Inter: il bomber cerca il gol dell'ex (mancato)
- 21:00 Chivu prepara la trappola: a Bergamo pronta la sorpresa Pio Esposito, Thuram verso la panchina
- 19:32 Svolta in Brianza, lo Sportitalia Village è già da Serie C: c'è l'accordo col Renate
- 19:16 Brusaporto, patto d'acciaio con la Dea: tre gioielli di Zingonia per sognare in grande
- 17:56 Ultim'oraQui Zingonia: Djimsiti a parte, domani parola a Palladino
- 17:23 Un abisso di 15 punti: il confronto con l'anno d'oro fa male, ma la Dea di Palladino ha cambiato marcia
- 16:54 Atalanta, è l'ora di abbattere il muro: quel tabù Inter che dura da sessant'anni e la maledizione di dicembre
- 16:39 Tegola per Gasp in vista del ritorno a Bergamo: Pellegrini ko, il capitano della Roma salta la Dea
- 15:30 Porte girevoli in Under 23, Sassi prepara le valigie: è sfida a due in C per il numero uno nerazzurro
- 15:00 Atalanta-Inter, ecco quando parlerà Chivu
- 13:49 Il fattore Bergamo e quel precedente del 2009: quando la Dea umiliò l'Inter di Mourinho sotto il diluvio
- 13:00 Non solo figurine - L'Album ufficiale 2025-26 è un atto d'amore: la Dea da sfogliare, un rito che unisce le generazioni
