Nikola Krstović è pronto a iniziare la sua avventura con l’Atalanta, dopo una trattativa lampo che lo ha strappato al Lecce per 25 milioni di euro più il 10% sulla futura rivendita. Un trasferimento che conferma, ancora una volta, il fiuto e la lungimiranza di Pantaleo Corvino, capace di scovare il centravanti montenegrino nel 2023 per appena 3,9 milioni di euro, trasformandolo in poco più di un anno in un affare da copertina.

LA SCOMMESSA VINCENTE DI CORVINO – Quando arrivò in Salento, Krstović era poco più che un nome per appassionati di calcio internazionale. Corvino lo portò dal DAC Dunajská Streda con un investimento contenuto, ma con la convinzione che quel ragazzo del 2000 avesse nel sangue l’istinto del gol. Oggi i numeri gli danno ragione: 11 reti e 5 assist in Serie A nell’ultima stagione, con il peso enorme di guidare un attacco di una squadra in lotta per la salvezza.

LA CONSACRAZIONE NERAZZURRA – Ora, a 25 anni, l’attaccante si prepara al salto di qualità più importante della sua carriera. L’Atalanta lo accoglie come erede di Retegui e come alternativa di lusso a Scamacca, in un reparto offensivo che promette gol e soluzioni tattiche multiple. Con Juric avrà la possibilità di misurarsi in Champions League e in un contesto di altissima competitività, un palcoscenico ideale per un centravanti di razza.

IL PARAGONE CON RETEGUI – Le similitudini con l’ex attaccante della Dea sono evidenti. Retegui, prelevato dal Genoa dopo una stagione da 9 reti (7 in Serie A e 2 in Coppa Italia), si rivelò subito un colpo vincente. Krstović, con numeri ancora più alti al Lecce, arriva a Bergamo con lo stesso identikit: centravanti puro, senso del gol naturale, capacità di lavorare per la squadra e determinazione feroce dentro l’area.

UNA PLUSVALENZA DA MANUALE – Per il Lecce resta un affare clamoroso: acquistato a meno di 4 milioni, rivenduto a 25. Una delle tante magie di Corvino, che ancora una volta ha dimostrato la sua abilità nel trasformare un investimento contenuto in un patrimonio tecnico ed economico di primissimo livello. Per l’Atalanta, invece, la certezza di aver trovato un attaccante pronto subito a dare risposte.

LE ALTRE GRANDI INTUIZIONI - Era montenegrino, del resto, anche Mirko Vucinic: portato a Lecce nel 1999 per 400 mila euro (c’era ancora la lira), sei anni dopo fu ceduto alla Roma per 19 milioni di euro. Il precedente più clamoroso riguarda però Valeri Bojinov: meno di 15 mila euro per acquistarlo (sempre con il Lecce) nel 2000, 15 milioni di euro per cederlo nel 2005 alla Fiorentina.

Più recente l’affare Patrick Dorgu: 200 mila euro la cifra d’acquisto, sempre alla guida del Lecce. 35 milioni, tra parte fissa e bonus, il corrispettivo pagato dal Manchester United lo scorso inverno per portarlo in Inghilterra. Tra i tanti (Felipe Melo, Jovetic, Hjulmand altri nomi eccellenti), l’affare più remunerativo è però colorato di viola: Dusan Vlahovic costò alla Fiorentina di Corvino circa 2,5 milioni di euro. La Juventus ne pagò poi 80 per strapparlo ai gigliati e fargli firmare un contratto capestro.

L’arrivo di Krstović non è solo un colpo di mercato, ma la conferma che le intuizioni di Pantaleo Corvino continuano a segnare il destino del calcio italiano. E chissà che a Bergamo, come già accaduto a Lecce, il montenegrino non scriva un’altra pagina di gol e sorprese.

Sezione: Calciomercato / Data: Gio 21 agosto 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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