C’è una linea sottile che unisce due storie recenti e parallele del nostro calcio: quella di Mateo Retegui, esploso a Genova prima di diventare il centravanti che ha fatto innamorare la Serie A e quella di Nikola Krstovic, nuovo colpo dell’Atalanta. Una linea fatta di gol, di fiuto d’area e di coraggio nelle scelte. Perché se Retegui fu la risposta improvvisa all’infortunio di Scamacca, Krstovic rappresenta oggi l’investimento mirato per non lasciare vuoti nel cuore dell’attacco dopo la cessione del nazionale italo-argentino.

A ben guardare, i numeri del montenegrino non sono lontani da quelli con cui Retegui arrivò sotto le Mura: 9 gol con il Genoa (7 in Serie A, 2 in Coppa Italia) che bastarono a convincere la Dea a puntare su di lui. Krstovic, con 11 reti e 5 assist nell’ultima stagione al Lecce, porta addirittura un bottino superiore, ottenuto in una squadra che viveva costantemente con l’acqua alla gola. Ecco perché, senza troppi giri di parole, questo colpo ha il sapore di una nuova scommessa vinta in anticipo.

La capacità di Corvino di scovare talenti resta da manuale: lo ha preso nel 2023 per meno di 4 milioni, lo ha rivenduto a 25, con tanto di percentuale sulla futura rivendita. Una lezione di scouting e di visione calcistica che ancora una volta ha trovato nell’Atalanta il club pronto a raccogliere il testimone, trasformando un investimento medio in un potenziale crack da Champions League.

Juric avrà finalmente un’alternativa concreta a Scamacca. Non un rincalzo, ma un compagno di reparto che può integrarsi, affiancarlo o sostituirlo senza stravolgere l’impianto tattico. Krstovic è un centravanti di razza, un attaccante che non ha bisogno di dieci occasioni per segnare: uno che conosce i movimenti giusti e che sa farsi sentire anche nel gioco sporco, qualità che in una squadra offensiva e verticale come l’Atalanta diventano oro colato.

Il colpo Krstovic non è solo la risposta a un’esigenza tecnica, ma anche un segnale politico del club. La Dea ha superato quota 120 milioni investiti in questo mercato: una cifra da big assoluta, che racconta la volontà di restare stabilmente tra le grandi, in Italia e in Europa. Con lui, la rosa è completa, bilanciata e pronta ad affrontare il debutto in Champions con ambizioni vere.

Domenica contro il Pisa potrebbe esserci già la prima convocazione. Un dettaglio che racconta quanto l’Atalanta abbia fretta di inserire Krstovic in un progetto che guarda lontano, ma che non vuole perdere tempo. Perché se la storia recente insegna qualcosa, è che a Bergamo il talento, quando incontra il contesto giusto, diventa subito patrimonio.

Il futuro, per Krstovic, inizia ora. E con la maglia nerazzurra addosso, può davvero diventare molto più di una semplice scommessa. Può essere la nuova certezza.

Sezione: Copertina / Data: Mer 20 agosto 2025 alle 09:15
Autore: Lorenzo Casalino
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