Sulemana, da carneade a trascinatore: l’Atalanta scopre un nuovo volto

Quando Kamaldeen Sulemana è sbarcato a Bergamo per 17 milioni più bonus dal Southampton retrocesso, i dubbi erano tanti. Curriculum non irresistibile, etichetta di talento incompiuto e il paragone con Lookman, trascinatore della scorsa stagione. In più, l’ombra di un passato recente non troppo esaltante, con Gasperini che raramente gli aveva dato fiducia.

SVOLTA IMPROVVISA – La risposta è arrivata sul campo, e con forza. Già contro la Juventus il ghanese aveva illuminato la serata con un gol da campione, frutto di una serpentina che ha mandato in tilt la difesa bianconera. Ma è soprattutto contro il Bruges che Sulemana ha fatto vedere quanto possa incidere: l’Atalanta era in difficoltà, sull’orlo del tracollo, e il suo ingresso ha ribaltato inerzia e partita. Energia, coraggio, dribbling e giocate decisive: il suo impatto è stato persino superiore a quello del rientrante Lookman.

UN’ATALANTA MENO DIPENDENTE – La Dea di Juric sembra meno legata ai soliti riferimenti. Non più solo Lookman, non più l’Atalanta di Gasperini. Sulemana ha dimostrato che può essere un’alternativa concreta, capace di dare soluzioni diverse e imprevedibili. Una rondine non fa primavera, certo, e bisogna evitare entusiasmi precoci: ma dopo un avvio in cui sembrava troppo leggero per la Serie A, ora il ghanese mostra segnali di crescita veri.

LA SCOMMESSA DI JURIC – Ivan Juric lo conosce bene e lo ha sempre difeso, convinto che il talento fosse reale e che servissero solo tempo e fiducia. Ieri ha avuto ragione. Sulemana può diventare l’arma in più per una stagione lunga e difficile, in cui la Dea avrà bisogno di tutti. Non solo un’alternativa a Lookman, ma un potenziale protagonista.

Da “oggetto misterioso” a protagonista in due settimane: Sulemana ha ribaltato giudizi e prospettive. Se confermerà continuità e maturità, l’Atalanta si ritroverà tra le mani un giocatore capace di cambiare le partite. E per Juric, in un’annata di transizione, è una notizia che vale oro.