Il Manchester City, la Champions League, Vlahovic e Haaland, la visita di John Elkann e la voglia di tornare a vincere. Thiago Motta, tecnico della Juventus, ha toccato tanti argomenti nella sua conferenza stampa pregara della sfida contro Guardiola, che vi riproponiamo integralmente.
Che partita dobbiamo aspettarci?
"È una bella opportunità per noi affrontare un grande club come il City. Noi come sempre abbiamo preparato la partita per dare il nostro massimo, crescere come squadra, migliorare come squadra, sempre andando in campo con grande concentrazione. Su quello che dobbiamo evitare".
Sulla visita di John Elkann?
"Ti posso dire che per tutti noi è stato piacevole il suo venirci a trovare. Tutto il resto rimane tra di noi".
Cosa bisogna fare per comandare il gioco?
"Comandare la partita non significa solo possesso, per comandare ci sono tante altre cose che bisogna fare bene. Ogni squadra ha le sue caratteristiche. Loro hanno una caratteristica precisa, avere la palla. Venire nella metà campo avversaria, giocare con tanti uomini. Noi siamo pronti a prenderli quando verranno ad attaccare, pressarli nei momenti giusti, giocare la palla con qualità. E' importante in queste partite, giocarla con qualità".
Una vittoria sarebbe importante per il passaggio del turno...
"Alla fine si guarda tutto però si dà priorità alle cose più importanti, oggi è fare attenzione su quello su cui abbiamo il controllo. Fare la partita, sapere cosa fare contro una squadra come il City. Dobbiamo restare compatti, giocare con intensità nelle situazioni di gioco, nell'utilizzo della palla, mettere grande qualità perché affronteremo una squadra a cui piace attaccare. Possiamo creare a loro delle difficoltà se giochiamo bene con qualità. Evitare gli spazi in cui si sentono a loro agio, in profondità o tra le linee. Tante cose da pensare, immaginare. Ma dare priorità alle cose importanti in questo momento. Avere la concentrazione su ciò che possiamo fare. Tutto il resto, i conti e altro, alla fine della situazione che vedrà domani possiamo pensare una cosa o l'altra"".
Sugli infortunati?
"Secondo la mia filosofia chi merita gioca. Se è da tanto tempo fermo e rientra, c'è un periodo di ritmo del giocatore. Dipende dal fisico, quanto tempo è stato fermo, che problematica ha avuto. Io deve tenere tutto in conto. Per mettere la squadra migliore in campo".
Questa Juve ha dimostrato di avere carattere...
"Sono d'accordissimo e possiamo ancora migliorare, perché siamo una squadra giovane, possiamo migliorare su ogni aspetto del gioco. Sulla tecnica, sul gioco, sul fisico. Conta tutto. Abbiamo dimostrato di avere un grande carattere, in un momento di difficoltà crescere. Giochiamo con grande solidità. Vengo alla domanda di prima: se chiedi a un attaccante se vuole giocare più vicino alla porta, tutti ti diranno di sì. Ma non c'è solo quel compito. Kenan è una dimostrazione. Si allena benissimo ogni allenamento e attacca, difende, fa gol, cerca di adattarsi ai compagni per giocare ad alto livello nella Juventus".
Secondo lei il City è in crisi?
"Non posso giudicare quello che succede in casa di altri. Io posso solo ammirare quanto fatto negli ultimi anni. Loro hanno vinto tutto e posso fare solo i complimenti a una squadra che in questi anni ha dimostrato un valore gigante, hanno fatto cose straordinarie. 4 volte di fila la Premier, hanno vinto la Champions, il Mondiale, relativo parlare di un momento di crisi".
Ti sei ispirato a Guardiola?
"È fortissimo. Non lo dico io, ma i fatti, da quando ha iniziato la carriera ha vinto tutto e con continuità. Per questo non vengo io a fare più elogi a un allenatore fortissimo".
Il rientro degli infortuni sta aiutando il gruppo?
"Ogni situazione che affrontiamo va affrontata in un solo modo. Noi dobbiamo dare qualcosa in più per aiutare la squadra. Quando avevamo meno giocatori, l'abbiamo fatto. Ora che rientrano sono felice e contento per loro, perché sono i primi a voler partecipare, i primi che quando non giocano, che sia per scelta tecnica ma anche per infortunio, non sono felici. Siamo contenti di riaverli, già da domani, sia giocando dall'inizio che a partita in corso".
C'è un aspetto dove siete indietro?
"Non ho mai parlato di alibi sugli infortuni, non mi hai mai sentito parlare che il nostro momento è dovuto dagli infortuni. Non credo a queste cose. Ogni squadra passa il suo momento. Nei momenti che passi dipende come li affronti. Le situazioni che affronti oggi devi affrontarle nel modo giusto, andando in avanti, lavorando, essendo squadra, combattendo con l'avversario. A volte siamo ci siamo riusciti, a volte no. Al di là di questo abbiamo una partita in Champions che abbiamo perso, tutte le altre abbiamo avuto altri risultati. Continuiamo così. Vogliamo migliorare sempre e possiamo migliorare in ogni aspetto. Abbiamo il potenziale per farlo".
Ci sono punti in comune tra Haaland e Vlahovic?
"Stiamo parlando di due grandi attaccanti che lavorano in due grandi squadre. Prime punte in grandi squadre. Non è da me fare paragoni, e non mi sento neanche capace. Conosco molto bene Dusan e conosco il giocatore del City da lontano, non è lo stesso giudizio. Non mi permetterò mai di giudicarlo. Contento del lavoro di Dusan, deve continuare, avrà l'opportunità di mettere in mostra il suo valore, pensando al bene della squadra".
Come sta Douglas Luiz?
"Lui sta bene. Il suo caso va visto bene, perché è passato tanto tempo dall'ultima partita con la Lazio e ora rientra nel gruppo e capiremo come si comporta il giocatore durante gli allenamenti, durante i momenti in partita e la sua evoluzione per poter avere il giocatore pienamente a ritmo".
Quanto è pesante questa partita?
"Il peso no lo so. È una partita di Champions con due grandi club che si affrontano. Noi ci concentriamo su quello che c'è da fare, quello che ci conviene fare in campo. Vogliamo competere contro una grande squadra oggi. Tutto il resto è relativo. Il peso o non peso. L'importante è il campo ed essere pronti a fare la nostra partita, avendo un'idea in comune".
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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