È una giornata storica per l'Atalanta e, più in generale, per la città di Bergamo. Perché per la prima volta il Gewiss Stadium ospiterà una big con il sostegno del proprio pubblico. Era successo l'anno scorso con il Liverpool (0-5 risultato finale) e con l'Ajax (2-2) ma in una festa che sembrava quasi spettrale. La stessa partita con il Real Madrid (0-1) agli ottavi di finale assomigliava più a una recita teatrale che a una festa. C'era poco da festeggiare, in effetti, in quel momento. Seppur la città fosse sostanzialmente fuori dalla pandemia per problemi acquisiti un anno prima, ai tempi degli ottavi di finale vinti (sia andata che al ritorno) con il Valencia. Giocare contro avversari come Pogba - che forse non ci sarà dal primo minuto - oppure Cristiano Ronaldo. Cavani o Bruno Fernandes. Tutti hanno già giocato in A, ma non quando erano a questo livello e, perlomeno, non tutti insieme.

Non serve vincere.
Ieri lo ha detto più volte Gasperini. Certo, tre punti significherebbero un grande salto in avanti rispetto alla classifica. Un pareggio invece darebbe poco alla causa, visto che il Villarreal, probabilmente, uscirà con tre punti contro lo Young Boys, dopo l'1-4 in Svizzera. Partendo da questo presupposto, comunque non ancora confermato, vincere due partite su tre permetterebbe comunque di tagliare l'ennesimo traguardo, il terzo ottavo di finale consecutivo.

Il primo posto
È una chimera che sfugge da due anni. Certo lo United visto all'andata non sembrava formazione imbattibile. Né lo è il Villarreal che sta faticando più del dovuto nella Liga. Il sorteggio è poi difficile da decifrare, perché come prima ti può capitare una big, come il Real Madrid un anno fa, ma anche come il Valencia del pre-Covid. Sarebbe però un altro momento straordinario per chi, fino a cinque stagioni fa, lottava per un posto nella parte sinistra della classifica di Serie A.

Sezione: Copertina / Data: Mar 02 novembre 2021 alle 12:44
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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