L’Atalanta esce di scena dalla Coppa Italia ai quarti di finale contro il Bologna, con una sconfitta che lascia l’amaro in bocca e riaccende alcuni interrogativi. Se è vero che in una gara secca tutto può accadere, è altrettanto evidente come la squadra di Gasperini stia attraversando una fase delicata, tra infortuni pesanti e un calo di incisività che ha rallentato il suo percorso in campionato e nelle coppe. Ma il futuro offre ancora due grandi opportunità: la lotta per la Champions in Serie A e il cammino europeo.
Un’eliminazione che pesa, ma non sorprende
Quando ci si gioca il passaggio del turno in 90 minuti contro un avversario competitivo, il rischio di uscire è sempre dietro l’angolo. Il Bologna, nonostante sia dietro di dieci punti in Serie A e nove in Champions League, ha saputo sfruttare il momento, mettendo in campo una maggiore lucidità e sfruttando i punti deboli di un’Atalanta che, pur lottando fino alla fine, ha mostrato segnali di difficoltà già nelle settimane precedenti.
Dopo tre finali in sei anni, la Coppa Italia rappresentava per la Dea un obiettivo concreto - rimarca L'Eco di Bergamo -, ma il verdetto del campo ha premiato una squadra più cinica e capace di approfittare di un momento meno brillante della formazione di Gasperini. La delusione si leggeva sui volti di De Roon, Ederson, Pasalic e degli altri protagonisti nerazzurri, ma la realtà è che oggi il Bologna sta meglio e ha saputo interpretare la sfida con maggiore efficacia.
Errori e lacune difensive: un problema ricorrente
L’eliminazione è figlia di episodi, ma anche di errori e disattenzioni che ormai sono diventati un leitmotiv. L’Atalanta ha avuto le sue occasioni, sprecate clamorosamente da Zappacosta, Pasalic e Maldini, ma ancora una volta a condannarla è stata una rete subita su palla inattiva. Il gol di Castro segue un copione ormai visto troppe volte: marcature imprecise, errori di posizionamento e un’uscita incerta di Rui Patricio.
Non è la prima volta che accade. Il gol di Araujo su corner a Barcellona, quello di Lazaro su punizione contro il Torino e ora quello di Castro contro il Bologna sono tre fotocopie che fanno scattare un campanello d’allarme. Non è solo una questione di condizione fisica, ma di attenzione e organizzazione su situazioni di gioco che si stanno rivelando fatali.
L’emergenza infortuni pesa sempre di più
Il momento difficile della squadra è amplificato da una situazione infortuni che non accenna a migliorare. Scalvini, Scamacca e Kossounou hanno già terminato la loro stagione, mentre Carnesecchi, Kolasinac e Lookman sono ancora ai box, con tempi di recupero variabili tra una e tre settimane.
L’assenza di Lookman, in particolare, è un macigno: con lui in campo, l’Atalanta ha vinto il 68% delle partite, senza di lui solo il 25%. Il suo rientro diventa quindi fondamentale per ridare imprevedibilità all’attacco, così come quello di Carnesecchi per dare sicurezza alla difesa e quello di Kolasinac per garantire maggiore solidità.
I nuovi acquisti: tempo per Maldini e Posch?
Nel frattempo, Gasperini deve accelerare l’inserimento dei nuovi innesti. Maldini ha mostrato spunti interessanti, ma anche una certa imprecisione sotto porta, confermando che il ruolo di prima punta potrebbe non essere il più adatto per lui. La sua evoluzione tattica sarà cruciale nelle prossime settimane.
Posch, invece, ha dato segnali incoraggianti in difesa, ma dovrà adattarsi rapidamente ai meccanismi della difesa a tre di Gasperini. Entrambi hanno bisogno di tempo, ma il calendario non aspetta e la loro integrazione deve essere immediata.
Serie A e Champions: il bivio della stagione
Archiviata la Coppa Italia, l’Atalanta deve ora focalizzarsi sugli altri due grandi obiettivi: la qualificazione alla prossima Champions League e il percorso europeo attuale. In campionato, il terzo posto è solido, ma il calendario delle prossime settimane sarà decisivo: Verona, Cagliari, Empoli e Venezia sono sfide da non fallire per consolidare la posizione, prima del durissimo ciclo contro Juventus, Inter, Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan.
In Champions League, la sfida con il Bruges è alla portata, e un eventuale passaggio del turno potrebbe aprire scenari interessanti, considerando che Aston Villa e Lille, possibili avversarie agli ottavi, sono formazioni affrontabili.
La stagione dell’Atalanta è ancora pienamente aperta, ma il momento impone una risposta immediata. Serve ritrovare solidità difensiva, sfruttare al meglio i rientri dagli infortuni e integrare rapidamente i nuovi innesti. La flessione è evidente, ma gestibile, e Gasperini ha già dimostrato in passato di saper far rialzare la squadra nei momenti più delicati.
La Coppa Italia è il passato, ora è il momento di guardare avanti con determinazione e lucidità.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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