L’Atalanta dice addio alla Champions League dopo il 3-1 subito in casa contro il Bruges, in una serata in cui i nerazzurri hanno tentato in ogni modo di ribaltare il risultato, ma hanno trovato sulla loro strada un avversario cinico e una porta avversaria che sembrava stregata. Tra delusione e orgoglio per il cammino europeo, l’avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo e grande tifoso della Dea, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di TuttoAtalanta.com, analizzando con lucidità la gara e proiettandosi subito sul campionato.
Avvocato, una serata che lascia tanto amaro in bocca. L'Atalanta ci ha provato, ma il Bruges ha colpito con grande cinismo. Come analizza questa partita?
"È stata una serata decisamente sfortunata per l’Atalanta. La squadra ha creato tanto, ha avuto diverse occasioni importanti, ma a volte il calcio sa essere spietato. La porta del Bruges sembrava stregata, tra parate decisive, legni e qualche errore sottoporta. È chiaro che la delusione è forte, perché si sperava di ribaltare il risultato dell’andata, ma il bello dello sport è proprio questo: bisogna saper voltare pagina e concentrarsi subito sul prossimo obiettivo. Ora l’attenzione deve essere tutta sul campionato, perché l’Atalanta ha ancora molto da dire in questa stagione."
Quanto ha inciso il rigore inesistente concesso all’andata? È stato un episodio determinante per l’eliminazione?
"Indubbiamente quell’episodio ha avuto il suo peso. Subire un rigore così dubbio in una partita di Champions può spostare gli equilibri, soprattutto in un doppio confronto così combattuto. Tuttavia, bisogna riconoscere che il Bruges ha giocato una grande partita e, alla fine, il conto dei gol è chiaro: 5-2 in totale. I belgi hanno meritato il passaggio del turno, dimostrando di essere una squadra solida e organizzata. L’Atalanta, pur lottando fino all’ultimo, non è riuscita a concretizzare le sue occasioni e questo alla fine ha fatto la differenza."
A prescindere dall’eliminazione, la città di Bergamo può comunque essere orgogliosa del percorso europeo della squadra?
"Assolutamente sì. Giocare la Champions League è un privilegio e un'enorme opportunità di visibilità per la città e per tutto il movimento calcistico bergamasco. Non dobbiamo dimenticare che l’Atalanta sta vivendo anni straordinari a livello internazionale, portando il nome di Bergamo nei palcoscenici più importanti d’Europa. Anche questa avventura, pur conclusasi prima del previsto, è stata una vetrina incredibile per la squadra e per il club. I tifosi devono essere orgogliosi di quanto fatto finora."
L'Atalanta ha dovuto fare i conti con diverse assenze. Pensa che questo abbia inciso sulla prestazione?
"Non mi piace parlare degli assenti perché non sarebbe corretto nei confronti di chi è sceso in campo e ha dato tutto per questa maglia. Le partite si giocano con chi è disponibile, e l’Atalanta ha comunque messo in campo una squadra competitiva. Certo, qualche giocatore in più avrebbe potuto dare una mano, ma non è un alibi: si vince e si perde tutti insieme. Il calcio è fatto anche di momenti difficili e di situazioni impreviste, e bisogna accettarli con maturità."
C’è qualcosa da recriminare o è giusto riconoscere i meriti del Bruges?
"Onestamente, non vedo nulla da recriminare. Nel calcio si vince e si perde, e bisogna accettarlo con sportività. Come diceva una famosa canzone degli 883, 'È la dura legge del gol'. Il Bruges ha sfruttato al massimo le occasioni, è stato più concreto e ha meritato di passare il turno. Complimenti a loro, ma ora l’Atalanta deve guardare avanti e concentrarsi sul campionato. Ci sono ancora tante partite e la squadra ha tutte le possibilità di tornare in Champions anche l’anno prossimo."
Atalanta, ora testa alla Serie A. L'eliminazione brucia, ma il percorso in Champions resta motivo di orgoglio per Bergamo. L’Atalanta ha ancora un obiettivo importante da raggiungere: confermarsi tra le migliori del campionato e conquistare un posto nella prossima edizione della massima competizione europea. La squadra di Gasperini ha dimostrato più volte di sapersi rialzare dopo una delusione e i tifosi sono pronti a spingere la Dea verso nuovi traguardi.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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