Daniele Capelli, il «Muro di Grumello», è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoAtalanta.com raccontando il suo legame unico con l’Atalanta. Cresciuto nel vivaio e protagonista di sei stagioni in prima squadra, ha vestito la maglia nerazzurra da tifoso, giocatore e capitano, realizzando il sogno coltivato da bambino in Curva.

Cosa significa per un ragazzo bergamasco, cresciuto nel vivaio, giocare in prima squadra e portarne la fascia da capitano?
«È il massimo del successo. Fino all’esordio in A avevo vestito solo la maglia dell’Atalanta. Anche quando andavo in prestito, il mio obiettivo era sempre tornare a Bergamo. Portare la fascia è stato un grande orgoglio e una grande responsabilità. Non sono solo bergamasco, non solo cresciuto in quella squadra: ero anche un tifoso. Da ragazzino andavo in Curva a vedere l’Atalanta. Vi lascio immaginare cosa abbia significato».

Un ricordo che restituisce l’essenza del suo percorso: appartenenza, sacrificio e orgoglio. Capelli è stato non solo difensore, ma simbolo di un calcio vissuto con amore viscerale per i propri colori.

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Sezione: Interviste / Data: Mer 27 agosto 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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