Gol, aperture, un'eleganza che dà una dimensione nuova. Perché Andrea Colpani è sbocciato in questo inizio di campionato, dopo avere segnato 5 gol in B due anni fa, 4 in A la scorsa stagione, ora è già a 3 in quattro partite. Non è dato sapere se sarà un fuoco di paglia o meno, ma la realtà è che il centrocampista del Monza assomiglia sempre di più a un veterano, pur avendo 24 anni: non è più un giovanissimo di belle speranze, ma è da quattro stagioni che, di fatto, è un titolare. In B con il Trapani prima - 36 presenze - poi nelle tre in biancorosso ha trovato continuità, arrivando agli ottimi livelli di quest'annata.

Da dove arriva però Andrea Colpani? Dal settore giovanile che ogni anno crea più calciatori professionisti rispetto agli altri, cioè l'Atalanta. Forse non aveva le stimmate del predestinato, ma che fosse una categoria rispetto a quasi tutti gli altri era già palese. C'era un però quando si parlava di Colpani. Cioè che avesse un fisico un po' troppo gracile, al netto comunque di un'altezza interessante (1.84) per una mezz'ala. Perché in Primavera giocava lì, spesso con Kulusevski e Diallo (Traoré ai tempi) che partivano larghi a sinistra. Di necessità virtù: lo svedese era già formato fisicamente, più alto e più resistente agli urti. Colpani invece, pur con grandi qualità e un'eleganza già delineata, aveva bisogno di tempo.

Poi non è più l'Atalanta di un tempo. Cioè quella che retrocede in Serie B e si inventa la squadra di Vavassori: degli Zenoni e degli Zauri, Donati e Bellini. Nel 2019 i nerazzurri si qualificavano per la prima volta in Champions ed era difficile inserire Colpani in squadra. E poi, qualche volta, meglio l'uovo oggi che la gallina domani: è stato ceduto a 9 milioni di euro, non pochissimo per chi arriva dal vivaio. Tutta plusvalenza. Quella che probabilmente farà il Monza, nella prossima estate, rischia di essere molto più alta.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 16:08
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print