La Juventus conferma Thiago Motta: può arrivare al 4° posto? Il pensiero degli opinionisti

Il ko contro la Fiorentina getta ulteriori ombre sulla stagione della Juventus. La dirigenza conferma Thiago Motta, ma i tifosi si interrogano sulle possibilità di cogliere il quarto posto, l'ultimo valido per arrivare in Champions League. Ecco cosa ne pensano gli opinionisti di TMW Radio

Stefano Impallomeni: "E' un esperimento continuo, il laboratorio Motta. Per me il 4° posto è a forte rischio in questa situazione. Io farei una cosa molto juventina, inventarsi qualcosa in emergenza. I giocatori ci sono, serve uno schema semplice per ripartire. Cambierei la guida tecnica".

Massimo Orlando: "Ci sono due spiegazioni, sentendo Giuntoli. O è entrato negli spogliatoi e ha detto che da ora in poi farà la formazione con Motta da qui alla fine, oppure vogliono schiantarsi contro un muro e farsi male".

Antonio Di Gennaro: "Si vive alla giornata, non abbiamo la pressione di vincere, sono cose sentite quest'anno, ma la Juve non è questa. Sono contrario a mandare via il tecnico ma se fai due partite così, senza una reazione, è come se i giocatori dicessero che non vogliono più questo tecnico. Per me, visti i gol presi, sono stati imbarazzanti. C'è uno scollamento nel gruppo. E qualcosa sul mercato sarà sbagliato o no?".

Michelangelo Rampulla: "Serve qualcosa che dia una scossa ai ragazzi. Sicuramente hai dei giocatori importanti che devi far giocare. Fossi il ds direi al tecnico che non può svalutare certi giocatori e deve farli giocare titolari, non puoi continuare a cambiare sempre squadra. Ci vuole la scossa, sono sempre stato contrario all'allontanamento degli allenatori, ma non si può vedere una cosa del genere. Puoi perdere 4-0, ma non senza reagire".

Enrico Fedele: "Stanno facendo a gara lì per non andarci. Il Bologna è salito, la Lazio si è squagliata, la Roma è risalita. Non credo che la Roma possa lottare però, così come il Milan, che però se vince a Napoli...Dicono che a Motta è stato chiesto di rimettere a posto la Juve tatticamente e di dialogare di più con la squadra? Quando la fune è rotta, è inutile che la rappezzi. Non può andare avanti. Io avrei detto a Motta che si è sbagliato e quindi lo avrei mandato via. Ma oggi è tardi...".