Il calcio cambia pelle ancora una volta, istituzionalizzando quella che finora era solo una misura d'emergenza legata al meteo. Dimenticate il vecchio "cooling break" a discrezione dell'arbitro o del termometro: ai Mondiali del 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti, la pausa diventa un appuntamento fisso e improrogabile. La FIFA ha deciso di dare priorità assoluta al benessere degli atleti, introducendo l'"Hydration Break": una finestra temporale codificata che spezzerà il ritmo di ogni partita, trasformando la gestione delle energie in una nuova variabile strategica fondamentale.

LA NUOVA REGOLA, STOP OBBLIGATORIO - La novità è sostanziale e non ammette deroghe. Se in Italia siamo abituati a vedere le squadre fermarsi a bordo campo solo quando la colonnina di mercurio supera certe soglie d'allarme, nel prossimo torneo iridato la procedura sarà automatica. Al 22° minuto di ogni tempo (sia nel primo che nel secondo), il direttore di gara fischierà l'interruzione per consentire ai giocatori di reidratarsi. La pausa durerà tre minuti esatti. Non conterà se si gioca sotto il sole cocente del Messico o in uno stadio climatizzato o coperto degli Stati Uniti: la regola vale per tutti, sempre.

LE PAROLE, EQUITÀ E BENESSERE - A chiarire la portata della decisione è stato Manolo Zubiria, Chief Tournament Officer per gli USA, durante il World Broadcaster Meeting di Washington. «Per ogni partita, indipendentemente da dove si giochi, dalla presenza di un tetto o dalla temperatura, ci sarà una pausa di tre minuti per idratarsi», ha spiegato il dirigente. «Saranno tre minuti dal fischio dell'inizio della pausa in entrambi i tempi». L'obiettivo è duplice: tutelare la salute e garantire condizioni di parità assoluta ("level playing field") per tutte le nazionali impegnate.

LA GESTIONE, FLESSIBILITÀ RAGIONATA - Cosa succede se il gioco è già fermo? La FIFA ha previsto anche questa casistica per evitare perdite di tempo eccessive. «Ovviamente, se si verifica un infortunio o un'interruzione al 20° o 21° minuto e la situazione persiste, la questione verrà affrontata sul posto con l'arbitro», ha precisato Zubiria. In sostanza, il buon senso guiderà l'applicazione della norma, accorpando eventuali stop per cure mediche alla pausa idratazione, senza però rinunciare al break codificato.

LO SCENARIO, LOGISTICA "PLAYER FRIENDLY" - Questa decisione si inserisce in un piano più ampio volto a mettere i protagonisti nelle migliori condizioni psicofisiche. Oltre agli stop in campo, il calendario del Mondiale 2026 è stato disegnato con il bilancino: riduzione minima degli spostamenti tra le sedi (organizzate in cluster geografici) e massimizzazione dei giorni di riposo tra un match e l'altro. L'intento è offrire allo spettatore globale lo spettacolo migliore possibile, con atleti sempre al top della forma.

In definitiva, ci avviciniamo sempre più a un calcio "spezzatino" stile sport americani. Se la salute viene prima di tutto, è innegabile che questa pausa fissa al 22' diventerà anche un'arma tattica micidiale per gli allenatori, trasformandosi di fatto in un doppio time-out per riorganizzare le idee.

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Sezione: Mondiali 2026 / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 19:18
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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