Alla vigilia di Atalanta–Slavia Praga, Berat Djimsiti ha parlato al fianco del tecnico Juric nella conferenza stampa pre-Champions. Leader della retroguardia e secondo difensore più presente nella storia del club, il capitano albanese ha trasmesso serenità e fiducia, ribadendo l’importanza della compattezza del gruppo e della mentalità che ha reso la Dea una realtà europea consolidata. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Berat, è tornato qualche compagno ma avete perso Scalvini per infortunio. Che impatto ha questo nel gruppo difensivo?
«Dispiace sempre quando qualcuno si fa male, soprattutto un ragazzo forte come Giorgio. Lo conosco bene, so quanto lavorerà per tornare presto e ancora più forte, come ha sempre fatto. Al tempo stesso, il rientro di altri compagni è una bella notizia: la stagione è lunga e abbiamo bisogno di tutti».

La difesa dell’Atalanta sembra cresciuta molto nelle ultime settimane. Cosa è cambiato?
«La differenza la fa il lavoro di squadra. Si vede che tutti, dagli attaccanti ai centrocampisti, corrono e aiutano. Questo ci permette di essere più compatti e di concedere poco. La sensazione da dietro è chiara: il gruppo lavora unito e vuole difendere il risultato insieme. È una delle nostre principali forze».

Le gare europee, dice spesso Juric, aiutano a crescere anche in campionato. È così anche per voi?
«Sì, assolutamente. Giocare in Europa ti fa affrontare squadre diverse, impari a gestire ritmi e situazioni nuove. Anche dalle sconfitte si impara: penso alla partita con il Paris, dove abbiamo capito quanto margine ci sia ancora. Ogni esperienza internazionale ti dà fiducia e ti fa tornare in campionato con più consapevolezza».

Quanto è importante la solidità difensiva in una competizione come la Champions?
«Fondamentale. In Europa ogni errore si paga, e difendere bene è la base per costruire risultati. Lo Slavia è una squadra abituata a vincere, che gioca con ritmo e fiducia, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi, restare concentrati e portare i tre punti a casa».

Sei arrivato a quota 295 presenze con l’Atalanta: un traguardo importante. Cosa rappresenta per te questo percorso?
«Sono molto orgoglioso, ma lo ero anche prima. Qui sono cresciuto come calciatore e come uomo, grazie al club, ai compagni e a tutto lo staff. Quando sono arrivato la realtà era diversa: oggi l’Atalanta è un’altra dimensione, e sono felice di farne ancora parte. Spero di aggiungere tante altre partite».

Con Hanor in campo, che ha appena 17 anni, ti ritrovi spesso accanto a ragazzi giovanissimi. Che effetto ti fa?
«È bello, perché le differenze di età spariscono quando vedi il talento. Hanor gioca con la maturità di un veterano, e si allena con grande serietà. È impressionante per la sua età. Sono felice per lui e per quello che sta dimostrando».

Domani la New Balance Arena sarà gremita. Quanto può contare la spinta del pubblico?
«Tantissimo. I tifosi sono sempre con noi, sia in campionato che in Europa. Ci danno energia, soprattutto nei momenti in cui serve uno sforzo in più. Vogliamo regalare loro una serata importante, perché meritano di vivere la Champions da protagonisti».

Quella contro lo Slavia è forse la partita più importante del girone. Condivide questa sensazione?
«Sì, credo di sì. È una sfida chiave, una tappa fondamentale nel nostro percorso. Vincere domani sarebbe un grande passo avanti per la qualificazione, ma anche un segnale di forza. Faremo di tutto per riuscirci».

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 ottobre 2025 alle 22:44
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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