Maurizio Ganz, ex centravanti e doppio ex amatissimo dai tifosi atalantini, ha raccontato a L’Eco di Bergamo le sue sensazioni sulla nuova Atalanta di Juric, analizzando il campionato e la crescita del club.

Come giudica l’Atalanta di Juric dopo le prime settimane?
«Mi ha stupito. Pensavo che avrebbe avuto bisogno di tempo per assimilare i cambiamenti, invece è già una squadra solida e riconoscibile. Juric ha personalità e ha saputo mantenere l’identità di sempre, aggiungendo equilibrio e controllo. È un ottimo segnale».

L’obiettivo Champions è realistico?
«Sì, e non è un sogno. La Dea ha qualità, struttura e continuità. Il campionato è molto equilibrato e la squadra di Juric può stare stabilmente tra le prime quattro. L’importante è liberarsi del peso del passato: Gasperini ha lasciato un’eredità enorme, ma ora serve guardare avanti».

Quanto pesa l’addio di Retegui?
«Tanto, ma ci sono altre soluzioni. Se Scamacca torna al 100% fisicamente, può essere l’uomo in più. Ha talento, forza e personalità: può diventare un riferimento anche per la Nazionale. È un attaccante che ti cambia il volto di una squadra».

Chi vede favorita per lo scudetto?
«Il Napoli resta davanti a tutti per qualità di gioco e individualità. Ma occhio al Milan: senza le coppe può fare un campionato alla Conte. La Juve e l’Inter sono solide, ma la vera sorpresa può essere ancora l’Atalanta».

E la Roma di Gasperini?
«Mi ha colpito per l’impatto immediato. Non pensavo potesse rendere così bene fin da subito. Il vero test arriverà nei momenti difficili: a Bergamo i tifosi ti spingono anche quando le cose vanno male, altrove non è sempre così. Lì sta la differenza tra una grande e una squadra di provincia».

Per Ganz, l’Atalanta ha tutto per restare in alto: «Ha una società che pianifica, un allenatore ambizioso e un gruppo che crede in sé. E questo, nel calcio, vale più di qualsiasi nome altisonante».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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