Nel corso della sua intervista a L’Eco di Bergamo, Maurizio Ganz ha riflettuto sulle difficoltà del calcio italiano e sul suo futuro da allenatore, tra ambizione, nostalgia e spirito di rinnovamento.

Chi è l’allenatore che la incuriosisce di più oggi?
«Fabregas, senza dubbio. Il suo Como non è una piccola: ha investito sui migliori giovani europei e ha un’idea di calcio moderna. Cesc ha la visione e la sensibilità per diventare un grande tecnico».

Nel suo libro scrive che sogna ancora il professionismo in panchina. È un obiettivo concreto?
«Assolutamente sì. Ho allenato in tutte le categorie, dai Pulcini alla Serie D. Mi mancano la C, la B e la A, ma ci credo. Ho avuto 34 allenatori in carriera, e se devo citarne uno che mi ha lasciato il segno, dico Lucescu: era un allenatore totale, guidava anche fuori dal campo, un visionario ante litteram».

Come vede oggi la Nazionale di Gattuso?
«Ha una missione difficile: evitare il terzo Mondiale mancato di fila. Ma più che la tattica, serve ritrovare la qualità dei singoli. Ai miei tempi si giocava per ore, oggi ci si allena due ore al giorno. Si è perso l’allenamento alla tecnica. Servono formatori veri, non solo gestori».

È ancora possibile per una “piccola” vincere lo scudetto, come la sua Samp di Vialli e Mancini nel ’91?
«Oggi è quasi impossibile. L’Atalanta ci è andata vicina: dopo nove anni di Gasperini non sarebbe stato un miracolo, ma la naturale conclusione di un percorso straordinario. Oltre la Dea, però, non vedo club con quella struttura e quella mentalità».

Cosa manca al calcio italiano per rinascere davvero?
«La capacità di insegnare. È più facile far correre i ragazzi che insegnare loro a giocare. Serve coraggio nel formare giocatori tecnici, non solo fisici. Dobbiamo tornare a insegnare la bellezza del gesto, non la paura dell’errore».

Determinato e appassionato come quando segnava in area, Ganz guarda avanti con lo stesso spirito di allora: «Non smetto di sognare. Il professionismo è ancora lì, e io sono pronto a meritarmelo».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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