Sette sconfitte nelle ultime nove uscite lontano dal Maradona sembravano aver trasformato le trasferte in un incubo ricorrente per Antonio Conte. Ma quando hai in rosa la versione migliore di Rasmus Hojlund, anche le statistiche più nere sono destinate a sgretolarsi. Il Napoli formato Supercoppa, quello capace di piegare Milan e Bologna nel deserto, si rivede anche nella nebbia di Cremona, ma stavolta non è Neres a prendersi la copertina. La scena è tutta per l'ex gioiello dell'Atalanta, che con una doppietta da centravanti puro spazza via le paure azzurre e ferma la corsa di Davide Nicola. Una vittoria di prepotenza e gestione che rilancia le ambizioni partenopee dopo lo stop di Udine.

IL CYBORG COLPISCE SUBITO – Lo spartito tattico è chiaro fin dalle prime battute: la Cremonese morde le caviglie con aggressività, ma il Napoli ha un piano preciso, fatto di uscite pulite e verticalizzazioni immediate per la sua punta di diamante. Hojlund, apparso in una condizione psicofisica straripante, impiega appena dodici minuti per indirizzare la contesa. Tutto nasce da un tentativo da fuori di Spinazzola: una deviazione sporca la traiettoria e trasforma il pallone in un assist involontario per il danese, appostato come un falco nel cuore dell'area. Controllo fulmineo e appoggio a porta sguarnita: il gol del vantaggio è un saggio di opportunismo che vale la sua decima partecipazione attiva a una rete in stagione.

ORGOGLIO GRIGIOROSSO – Sotto di un gol dopo un quarto d'ora, molte squadre si sarebbero sciolte. Non la Cremonese, che ha il merito di restare aggrappata alla partita con le unghie e con i denti. Se è vero che il Napoli continua a produrre gioco e occasioni (con Neres e McTominay vicini al raddoppio), i padroni di casa rispondono colpo su colpo. Bianchetti fa correre un brivido alla retroguardia ospite su calcio d'angolo, mentre Payero ingaggia un duello rusticano in mediana, provando anche la conclusione murata dalla difesa. Per larghi tratti del primo tempo, allo Zini c'è partita vera.

IL BIS PRIMA DELL'INTERVALLO – La resistenza della squadra di Nicola, però, crolla proprio sul traguardo della prima frazione. Quando il Napoli decide di alzare i giri del motore, la differenza tecnica diventa insostenibile. A un passo dal riposo, ecco il colpo del ko: McTominay lavora un pallone prezioso e fa da sponda per Hojlund. Il numero 9, ancora con il destro come in occasione del primo vantaggio, gira in rete senza pietà. È la doppietta personale, è il 2-0 che manda le squadre negli spogliatoi con una sentenza praticamente già scritta.

GESTIONE TOTALE E FESTA FINALE – La ripresa è un lungo monologo di gestione da parte degli uomini di Conte. Il Napoli congela il pallone, controlla gli spazi e rischia zero, sfiorando anzi il tris ancora con uno scatenato Hojlund (che cerca la tripletta) e con una botta di McTominay disinnescata da Audero. La Cremonese, nonostante l'ingresso di Vardy e il tentativo di alzare il baricentro, non riesce mai a impensierire seriamente la porta avversaria. Al triplice fischio è festa sotto il settore ospiti per gli azzurri, mentre lo Zini applaude comunque i suoi beniamini per un 2025 da incorniciare.

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Sezione: Serie A / Data: Dom 28 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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