San Siro ha vissuto un finale incandescente durante Milan-Bologna. L’episodio chiave arriva nel recupero, quando Marcenaro assegna un rigore ai rossoneri per un doppio contatto su Nkunku: prima la spinta evidente di Lucumi, poi un intervento di Freuler. Dopo il richiamo del VAR, però, l’arbitro rivede soltanto la seconda fase dell’azione, giudicandola troppo lieve per confermare il penalty. La decisione di annullare il rigore ha scatenato la rabbia della panchina milanista.

ALTA TENSIONE – Max Allegri non ha trattenuto la sua frustrazione: giacca tolta e proteste plateali, in quella che è ormai una sorta di sua reazione simbolica nei momenti di tensione. Marcenaro non ha esitato a estrarre il cartellino rosso diretto, espellendo l’allenatore rossonero e lasciando il Milan senza guida tecnica negli ultimi minuti.

L’ANALISI DI MARELLI – A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato la moviola. Luca Marelli, ex arbitro e oggi analista per DAZN, ha criticato la gestione dell’episodio: «La procedura VAR è stata sbagliata: se si guarda solo il secondo contatto, ci sta a non dare rigore. Ma il primo, quello di Lucumi su Nkunku, è netto: una spinta evidente senza possibilità di giocare il pallone». Lo stesso Marelli, poco prima, aveva sottolineato come l’intervento del colombiano meritasse addirittura il cartellino rosso.

La sfida, già tesa per l’equilibrio in campo, si è chiusa così tra polemiche arbitrali e malumori rossoneri. L’episodio rischia di lasciare strascichi anche nei prossimi giorni, con inevitabili discussioni sull’operato del VAR e sulla gestione della direzione di gara da parte di Marcenaro.

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Sezione: Serie A / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 22:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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