Sciopero in Francia, tifosi dell’Atalanta in allerta: voli salvi solo in parte

Il debutto europeo dell’Atalanta a Parigi potrebbe trasformarsi in un viaggio a ostacoli per i tifosi nerazzurri. Nella capitale francese, infatti, il 18 settembre è previsto uno sciopero generale che coinvolgerà trasporti pubblici, ferrovie e aeroporti. Migliaia di sostenitori della Dea, pronti a partire per seguire la squadra al Parco dei Principi, rischiano così di incappare in ritardi e cancellazioni.

IL DIETROFRONT DEI CONTROLLORI – Un primo spiraglio positivo arriva dall’SNCTA, il principale sindacato dei controllori di volo francesi. L’organizzazione, che rappresenta circa il 60% della categoria, ha deciso di sospendere la propria adesione allo sciopero. La motivazione è legata alla crisi politica che ha portato alla caduta del governo Bayrou: «La mancanza di interlocutori rende impossibile avanzare le nostre richieste», hanno spiegato, annunciando un rinvio della protesta a ottobre.

GLI ALTRI SINDACATI – La partita, però, non è ancora vinta. Le sigle UNSA-ICNA e USAC-CGT hanno confermato lo sciopero per il 18 settembre, ricordando il caos già generato il 3 e 4 luglio scorsi, quando furono cancellati quasi 3.000 voli e centinaia di migliaia di passeggeri in tutta Europa rimasero a terra. Gli aeroporti più esposti restano Orly e Charles de Gaulle, nodi fondamentali per chi volerà dall’Italia a Parigi.

COSÌ CAMBIA IL VIAGGIO – Per i tifosi atalantini significa che i voli programmati con compagnie che dipendono dai controllori legati a SNCTA dovrebbero essere regolari, mentre su altri collegamenti rimangono concrete possibilità di disagi. Resta comunque in vigore lo sciopero dei trasporti urbani e ferroviari, che potrebbe complicare gli spostamenti all’interno della capitale francese.

Il cammino europeo dell’Atalanta comincia dunque in un clima di incertezza non solo sul campo ma anche fuori. I sostenitori nerazzurri dovranno armarsi di pazienza e pianificare con attenzione la trasferta parigina. La speranza è che i disagi restino limitati, perché la Dea avrà bisogno del calore del suo popolo anche sugli spalti del Parco dei Principi.