Scalvini: "Un gol di rabbia e orgoglio, ora pensiamo al PSG"

Giorgio Scalvini è stato il protagonista che ha sbloccato il 4-1 dell’Atalanta contro il Lecce alla New Balance Arena. Una rete pesante, arrivata nel momento più delicato della partita, seguita da un’esultanza liberatoria che ha fatto capire quanto questo gol fosse atteso e necessario. Ai microfoni ufficiali del club, il difensore ha raccontato emozioni, sensazioni e aspettative in vista dell’imminente debutto europeo contro il Paris Saint-Germain. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Un’esultanza carica di rabbia: cosa significava per te quel gol?
«Ero felicissimo. Dentro c’era la rabbia accumulata per una stagione scorsa complicata, ma soprattutto c’era la voglia di dare una spinta alla squadra. Volevamo i tre punti davanti ai nostri tifosi, non ci eravamo riusciti nelle prime due giornate e questa volta sentivamo ancora di più la necessità di vincere. Il gol è stato la scintilla per liberare tutta questa energia».

Il Lecce vi ha messo in difficoltà nella prima parte. Come avete ribaltato la situazione?
«Sapevamo che sarebbe stata una partita dura. Sono partiti forte, ci hanno pressato con intensità, ma siamo stati bravi a restare compatti e a reggere l’urto. Già nel finale del primo tempo avevamo preso in mano il gioco, e nella ripresa siamo venuti fuori con più decisione. Abbiamo spinto, creato tanto e siamo riusciti a chiudere la partita con qualità».

Ora vi aspetta il debutto in Champions contro i campioni d’Europa al Parco dei Principi. Che sensazioni hai?
«Sarà una gara difficilissima, ma allo stesso tempo bellissima. Affrontare il PSG in casa loro, dopo che hanno vinto la Champions, è il tipo di partita che sogni da bambino. Ci aspetta un avversario straordinario, ma tutti noi abbiamo motivazioni altissime e con il mister ci prepareremo al meglio per dare il massimo».

Il gol che ha sbloccato il match contro il Lecce è stato molto più di una semplice rete per Giorgio Scalvini: è stata la sua rinascita, un segnale di maturità e leadership in una squadra che vuole crescere. Ora l’orizzonte si chiama Champions League: il difensore, con la fascia del vivaio cucita addosso, si prepara a vivere la sfida più affascinante della carriera.

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