Alla New Balance Arena il Lecce ha rimediato un pesante 4-1 dall’Atalanta, una sconfitta che pesa non solo sul piano del risultato ma anche su quello psicologico. Nel post partita Eusebio Di Francesco ha affrontato con lucidità i temi principali della gara, sottolineando le difficoltà strutturali della squadra, la mancanza di determinazione sotto porta e l’importanza di imparare dai dettagli che spesso cambiano l’inerzia di una partita. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, il secondo tempo ha visto il Lecce calare vistosamente dopo un buon primo tempo. Che spiegazione si dà?
«Il risultato incide su tutto, ma la verità è che nella ripresa ci siamo spenti. Abbiamo perso compattezza e intensità rispetto a quanto mostrato nei primi 45 minuti. Questo non deve accadere: anche se si perde, bisogna restare dentro la partita fino alla fine. Deve essere un insegnamento per il futuro».

Lei ha parlato anche di limiti strutturali. Come pensa di superarli?
«Il nostro compito è spronare i ragazzi e lavorare per dare loro più convinzione. Alcuni nuovi innesti, come Sottil, hanno qualità ma devono ancora trovare la condizione giusta. Ha fatto cose buone, ma non è mai arrivato a calciare in porta come avrebbe potuto. Dobbiamo crederci di più e cercare di chiudere le azioni con decisione. Solo così potremo crescere».

Cosa pensa della prestazione di Sala e del successivo ingresso di Pierotti?
«Sala ha disputato una buona partita, ma nella ripresa ha perso continuità anche in fase di non possesso. Sul secondo gol, ad esempio, avremmo dovuto accorciare meglio su De Ketelaere. Pierotti è entrato perché ha caratteristiche diverse, può giocare sia da esterno sia da mezzala, ha gamba e capacità di box-to-box: ci può dare soluzioni alternative».

Il tema dei calci piazzati sembra tornare spesso nelle sue analisi. È una fragilità da correggere?
«Assolutamente sì. Col Milan abbiamo subito su palla inattiva, oggi di nuovo. Sono episodi che cambiano la direzione delle gare. Dobbiamo lavorarci molto di più, perché quando prendi gol su piazzato rischi di mettere in discesa la partita all’avversario e di complicarti la vita».

C’è stato un errore individuale di Siebert sul quarto gol, ma lei ha difeso comunque la sua prestazione.
«Sì, perché ha fatto un buon primo tempo insieme a Gaspar, hanno lavorato bene di reparto. Poi ha commesso un’ingenuità che ha pesato, ma questi sono errori che fanno parte del processo di crescita. Il campionato italiano è duro e certe cose si pagano care: devono servire a evitare certi palleggi orizzontali troppo rischiosi, come già accaduto col Milan».

Di Francesco non cerca alibi e chiede alla sua squadra più coraggio e più concretezza. Il Lecce esce da Bergamo con una lezione chiara: restare compatti e determinati per tutti i 90 minuti è l’unica strada per reggere l’urto di una Serie A difficile e logorante.

Sezione: L'avversario / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 17:37
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print